venerdì 28 marzo 2008

Il mercato del venerdi


Buon giorno a tutti, oggi è venerdì e qui dove vivo e lavoro c'è il mercato! Sembrerebbe un evento gaio e interessante ma dopo qualche anno di forzata convivenza diventa una rottura a scadenza fissa (tipo l'f24) . Quando ci sono questi "fenomeni" di aggregazione sociale la gente si impegna nel dare il peggio di se stessa, basta guardare l'immondizia che impera dopo appena qualche ora di passaggio, per non parlare della questione parcheggio, infatti i cerveterani guidano come gli arabi ovvero senza regole ne rispetto per gli altri. Proprio qui davanti c'è un passaggio riservato al residence dove vivo e puntualmente ogni cazzo di venerdì c'è un genio che parcheggia proprio sotto il cartello del divieto; qualche volta ho provato a vestire i panni del vigile e cordialmente ho invitato l'incauto testa di cazzo a spostare la macchina facendogli notare il parcheggio impossibile appena effettuato, risultato: o ti mandano a cagare oppure se insisti scatta il contatto fisico! e questo vale per tutti i sessi. A questo punto cominciano ad ammassarsi macchine in attesa di entrare ed altre in attesa per uscire, ognuno scende e comincia a dire ad alta voce ciò che pensa di quello che ha parcheggiato lì sbattendosene di tutto e tutti; dopo una decina di minuti scatta il balletto delle telefonate ai vigili, svariate persone si affacciano in agenzia chiedendomi il numero dei tutori della legge stradale e queste quattro mura per una mezzoretta diventano la sede centrale del comitato "antimercatospaccapalledelvenerdì!" Tutta questa storia può sembrare un chiaro sintomo di arterio e intolleranza ma non è così, io sono l'esempio vivente del "vivi e lascia vivere" ma quando ti trovi a contrastare l'inciviltà della gente non c'è comprensione che tenga e sono sicuro che anche un monaco Shaolin perderebbe la pazienza facendo una strage. Vabbè, ormai ho imparato a convivere con questa storia che si ripete ogni settimana, la macchina la lascio a casetta e vengo a lavorare a piedi e quando si verifica qualche intoppo chiudo l'agenzia e mi mischio tra la gente cercando di gettare benzina sul fuoco, il tutto monta e la folla comincia ad aspettare minacciosamente la mente sopraffina che ha parcheggiato bloccando tutti; per fortuna la maggior parte delle volte arriva una signora con le buste della spesa e tutta affannata si scusa con tutti rimuovendo velocemente l'auto, ma prima o poi qualcuno un paio di sganassoni se li prende sicuri!!TiBeT LiBeRo!!

giovedì 20 marzo 2008

Belato del giovedi mattina


Rieccoci qui dopo tanto tempo, purtroppo non ci sono buone notizie, almeno nel panorama politico planetario; in Tibet è in atto una repressione sanguinaria e spietata da parte della DITTATURA CINESE ma la cosa più grave è l'indifferenza delle cosiddette democrazie civili come ad esempio la nostra; tutti condannano le violenze ma nessuno fa niente o si azzarda ad opporsi fermamente a queste azioni di guerra contro la popolazione civile, purtroppo anche questa volta le ragioni della convivenza pacifica non collimano con i grandi interessi economici che tengono il pianeta per le palle. Leggendo i giornali cerco di capire quale possa essere la soluzione giusta per questo paese alle prese con l'enorme macchina repressiva che è la Cina, ma non vedo altra strada che non sia l'indipendenza; il nostro ministro degli esteri lascia delle dichiarazioni francamente imbarazzanti nei confronti di questa repressione che vede il sistematico abbattimento dei più elementari e fondamentali diritti dell'uomo; purtroppo questa strada di tolleranza è percorsa sempre al contrario ovvero verso i carnefici e mai verso le vittime. Il resto del mondo ovviamente è sempre "distratto" dalla crisi economica americana o dal ciclo in ritardo di Carla Bruni, ogni pseudo notizia è buona per non pensare o far pensare a quello che realmente ci circonda. Per esempio in pochi hanno recepito il fatto che in questi giorni il conflitto in Irak compie ben cinque anni , sfido chiunque a dirmi cosa sta realmente succedendo in quella parte del medioriente e soprattutto cosa è stato fatto in questi anni per la popolazione irachena, al di là delle quindici o più basi militari statunitensi costruite in un territorio straniero; quando lo zio Sam sbarcò laggiù ricordo chiaramente che le intenzioni erano altre tipo eliminazione delle armi di distruzione di massa (mai trovate), esportazione della democrazia, liberazione del popolo dalla dittatura di Saddam, ricostruzione, sviluppo ma soprattutto PACE. Invece il triste bilancio di questo lustro bellico è ben altro e purtroppo è impossibile dire che sia sotto gli occhi di tutti.
Basta, mi sto rovinando il giovedi mattina e questo proprio non mi va, mi sento impotente di fronte a queste storie che sono al di sopra di tutto e tutti, forse ho travalicato il ruolo standard di elettore-consumatore-ipnotizzato quindi è meglio che torni nel recinto con gli altri circa 4-5miliardi di ovini!! Pace a tutti. TIBET LIBERO