venerdì 21 novembre 2008

Follia illuminante


Leggo da repubblica.it una notizia bella tosta. Un commercialista di Verona ammazza a pistolettate la moglie e i tre figlioletti, rispettivamente di 9, 6 e 3 anni. La moglie era un avvocato, lui un commercialista; certo che non c'è mai fine alla follia umana. Uno pensa che sia il quadro perfetto della famiglia perfetta e invece... Penso sia una situazione difficile da mettere a fuoco, si insomma, niente problemi finanziari (immagino), figli a volontà, una posizione sociale rispettabile e magari la soddisfazione di essersi tolti qualche sfizio nella vita. Notizia di cronaca a parte, questo è un classico esempio dell'illusione sociale della felicità; mi spiego. In tutte le pubblicità, giornali, programmi tv, ecc., ecc., si cerca di far passare la vera felicità nell'immagine di quella che qualche giorno fa era la famiglia mediaticamente più felice del mondo. Purtroppo, però, ogni tanto succede qualcosa che ci riporta sulla terra, quella vera, quella che gira intorno al sole, ma a volte gira come cazzo gli pare; ma questa è un'altra storia. Ogni tanto c'è qualcuno che, sorprendendo il mondo intero, compie delle azioni che appaiono inspiegabili. Appaiono, infatti. Ma perché un uomo che tutti reputano felice lo debba essere veramente? Oggi quello che la gente vede, pensa. La vita non è mai quella che troviamo tutti i giorni sotto i nostri occhi, a volte scambiare due chiacchiere con qualcuno può essere molto più illuminante che giudicare o pensare di sapere, solo perché si è in grado di etichettare una persona per come si mostra al mondo. Chissà quante persone hanno sperato di essere ed avere una famiglia come quella che ieri sera è scomparsa in cinque minuti.
Volendo trarne qualcosa da questa brutta storia, potrei vederla così: una pensa che la vita felice sia sempre quella degli altri, poi invece quando ti rendi conto che siamo tutti indistintamente candidati ad un possibile ruolo da protagonista in una mattanza assurda, magari pensi che poi la tua non è così schifosa e che un altro minuto impiegato a lamentarsi sarebbe comunque un minuto sprecato. Quindi mi sembra ovvio smetterla di piangersi addosso e capire che uno può essere felice anche se sembra l'ultimo stronzo.
Citazione del giorno: "Il primo passo verso la follia è credersi saggio" (Fernando de Rojas)

lunedì 17 novembre 2008

Ora solare


Finalmente rimetto piede in questo luogo recondito. Anche oggi è una giornata grigia, infatti da quando è entrata questa minchia di ora solare mi sta incasinando tutto. Le giornate finiscono generalmente verso le cinque, tra poco arriverà anche il freddo glaciale del'inverno e tutti noi dovremo presto avvolgerci nei piumoni sotto le lenzuola. Ecco, forse questa è l'unica immagine idilliaca dei prossimi mesi. Certo non si può neanche dimenticare l'imminente arrivo del natale, che tra l'altro quest'anno sarà molto interessante per chi fa un lavoro dipendente in quanto cadrà di giovedì e, calendario alla mano, è il giorno più proficuo perché garantirà almeno quattro giorni di vacanze filate. Ultimamente sto abbastanza impicciato con tutta una serie di situazioni più o meno spinose. Oggi non ho voglia di scrivere, di parlare e di pensare; mi dispiace particolarmente per un paio di persone che non sento da un po' di tempo!Ehi, ma ci siete?! Poi, come se non bastasse, sono molto combattuto su un punto cruciale della mia vita. Passo e chiudo.
La citazione del giorno è molto classica...
"Chiunque è incline a piangere con l'infelice; ma il morso del dolore non gli penetra fino nell'infinito;
così, per mostrare di gioire con chi è felice,
sforza il suo volto che fa resistenza al sorriso" Eschilo.

giovedì 16 ottobre 2008

Questa vita



Che giornatina, ancora non l'ho ben focalizzata, ma ad occhio e croce visto il grigiore del cielo, non promette niente di buono. Ah, che bello, stanno passando i Pink Floyd su Lifegate, certo alle dieci di mattina questo ritmo psichedelico e così carico di virtuosismi mi sembra un po' pesantino; ma fa sempre bene ripassare! Quanti ricordi, non saprei dire a quale album dei Pink sia più legato, Whish you...The Wall oppure The dark side...insomma la scelta è ampia e i ricordi pure. Forse è difficile trovare qualcosa che abbia la stessa potenza di una canzone nel catapultarti all'istante preciso in cui, senza rendertene conto, proprio quel pezzo ha preso un posto preciso nella colonna sonora della tua vita e ha segnato per sempre quell'attimo o un periodo intero. A volte a riempire la mia testa di musica e sogni era proprio un album intero; per esempio uno dei miei più grandi amori (seconda media) rivive costantemente nell'album di Ligabue "coltelli, lambrusco e popcorn", certo non sarà Zappa o i Beattles, ma per me il solo riascoltare anche per caso uno solo di quei pezzi mi manda in una sorta di trans che mi fa rivivere non solo il passato attraverso immagini e volti, ma riporta nel mio cuore precise sensazioni che, a distanza di anni, non sono cambiate di un millimetro. Ecco , questa è una delle magie della musica, anche qualcosa che non sia eccezionale, e magari per qualcuno fa anche cagare, rappresenta al di là della bellezza o raffinatezza dei pezzi, un ricordo unico e personalissimo; un angolo in un cassetto della memoria che porta con se emozioni talmente forti che ti fanno sobbalzare dalla sedia e ti ricordano quanto è importante essere vivi in questa vita. Mamma mia, oggi sono proprio un sentimentalista positivo affamato di ottimismo, chissà perchè? forse è la presenza di questo pallido sole che timidamente si sta affacciando in un cielo plumbeo e senza senso; è bastato davvero così poco per farmi felice? Bhè, forse si, e mi sto godendo questo momento gentilmente offerto da me stesso e dal buon umore che per il momento ho. Comunque una ragione c'è.
La citazione di oggi è del festeggiato del giorno cioè Oscar Wilde (16 ottobre 1854) "I piaceri semplici sono l'ultimo rifugio della gente complicata"

mercoledì 8 ottobre 2008

Breve intro..


Serata strana, un po' così, un po' nera; niente di preoccupante, anzi quasi rilassata forse anche grazie ad un po' di buona musica e quando dico buona musica intendo un po' di reggae serio e fuori dai soliti schemi. È abbastanza presto, dovrei sentire la ragazza ma niente, so' che è incazzata per via di questa mia mezza depressione che ormai già da qualche tempo mi sta angosciando; anzi ora ho anche la paranoia dei capelli che cadono!Insomma, come dicevo, serata strana. Ho finito da poco di cenare, ho appena concluso una discussione assurda con mia madre sui processi dello psiconano, per cui non potete immaginarvi che palle, robba da farsi venire un infarto secco a tavola. E mio padre in tutto ciò neanche c'era! Vabbè, politica a parte vorrei fare un brindisi in onore del grande giu che se ne è andato a riflettere lontano (bravo!). Ora c'è il top, ovvero Peter Tosh con "Equal right", approposito sto leggendo "Perché ci odiano" di Paolo Barnard, in sintesi le ragioni dell'"odio" degli arabi nei confronti del cosiddetto mondo libero (noi(dice)). Un libro che già a pagina 57 ho capito che mi scatenerà ulteriori scleri e un sacco di discussioni. Cazzo, ha ragione d.figa, mi arrabbio troppo per tutte queste storie, forse dovrei "prendere le distanze" e rassegnarmi alla realtà-ilmonofacagare-dei fatti!?!
Altra bella storia: Alika "noche de conciencia", mi raccomando tenete tutto a mente che queste sono chicche....certo è vero una roba del genere avrebbe bisogno di un accompagno speciale. Come un' ottima carne che deve essere accompagnata da un vino altrettanto eccellente!Quindi, per gli specialisti dell'ambient è tutto chiaro; tra l'altro a tavola ho degustato, insieme alla cernia, un ottimo Chardonnay (scusa d.figa se non so' dire altro sul vino!), per cui mi sembra che vada tutto bene. Stasera non so che fare, per il momento ho trovato rifugio in questo angolo di salotto dal quale scambiare quattro chiacchiere, meglio di niente. Però dovrei, come al solito andare da qualche parte e non ne ho voglia. Ultimamente ho fatto un sacco di cose con un sacco di gente, vedi matrimonio, regali, cazzi, serenata, addio al celibato, addio ad un sacco di soldi, ecc., ecc..ergo non so se ce la farò anche stasera a fare la mia parte, e non so se mi spiego. Comunque, per fortuna, mi viene sempre in soccorso la grande "Let it be" con relativa Madre Maria e tutto passa..notte.

martedì 7 ottobre 2008

Cronaca di un arrivederci annunciato


Una volta avevo un amico, con lui ho condiviso molto e attraversato insieme molte fasi della vita. Dopo anni passati a farne di tutti i colori ero sempre più consapevole di avere qualcuno accanto con il quale apprezzare la varie esperienze di vita e magari, qualche volta, dividere anche momenti meno felici. Penso che avere un appoggio sia sempre positivo, con lui ho avuto per molto tempo un sacco di cose e di passioni in comune; in passato abbiamo dato vita a tanti progetti insieme e anche se puntualmente ce li siamo lasciati alle spalle senza tanti complimenti, sono stati utili per crescere e divertirci in compagnia. Anche se, come spesso accade, non è sempre stato un idillio costante, siamo rimasti uniti e affrontato tutte le difficoltà che il destino ci ha propinato. Voglio puntualizzare che non mi sto riferendo ad un breve tratto della mia esistenza ma bensì a quasi dieci anni di vita che ormai sono trascorsi con tutti gli annessi e connessi; questo per dire che sicuramente la vita non è sempre uguale e che i cambiamenti portano con se nuove dimensioni e nuovi attori e quindi nulla può rimanere come è per sempre, dunque non vorrei dare l’impressione di uno che non accetta che le cose cambino. Sono convinto che poche cose accadano per caso e che il destino ce lo creiamo noi ogni giorno attraverso quella fitta rete di eventi e connessioni che possiamo definire esistenza, non sono un fautore del fato o del caso, credo invece molto nell’uomo e nella forza del carattere; ovviamente fortuna e sfortuna sono sempre variabili determinanti del gioco! Negli ultimi anni nella sua vita (almeno da quello che vedono i miei occhi) è calata piano piano una spessa coltre che ha reso il contorno delle cose sempre più vago, così quello che era poco visibile è sparito del tutto e quello che era cristallino si è trasformato in una massa informe e indefinibile. Come tutti i comuni mortali le prove nella vita hanno mille facce, si cresce inevitabilmente quando si è costretti a fare fronte a determinate esigenze, vedi lavoro, casa, ecc.,si può (e si deve) crescere anche quando un grande amore finisce, insomma senza qualche difficoltà da sopportare non ci si evolve (mi sembra chiaro vista la storia dell’uomo). Purtroppo c'è anche chi non accetta questo “conflitto” con la vita e cerca di aggirare i problemi semplicemente smettendo di esistere, quindi evitando costantemente il confronto con gli altri ma soprattutto con se stessi; perpetrando questo atteggiamento di rinuncia alla vita si va incontro alla perdita di tutto quello che l’ha resa bella e vera, si perdono gli amici, la famiglia e soprattutto la fiducia in se stessi. Ultimamente ho perso di vista quella scintilla di vitalità che era nei suoi occhi, mentre ho notato sempre più la metodica messa in pratica di un’assurda autodistruzione; non posso che criticare aspramente questa condizione in quanto non è certo stata ispirata da fatti gravi o particolari difficoltà di integrazione nella società (vedi problemi economici o status sociale), ma sotto questo aspetto non posso far altro che giudicarla come inettitudine e mancanza di spina dorsale, se non d’intelligenza; si, perché il mondo è pieno di gente che se la passa veramente male e che darebbe qualche pezzo del proprio corpo per avere un decimo del benessere psicofisico del soggetto in questione. Il punto cruciale per me è proprio questo, cioè l’assoluta mancanza di voglia, di energia, entusiasmo, di redenzione, si insomma ognuno la chiami come vuole ma il concetto rimane sempre quello ovvero non puoi sputare su quello che sei ma hai il dovere di prendere in mano la situazione e farti due conti perché tanto è inutile continuare a scappare da qualcosa che è dentro di te e non ti lascerà tregua fin quando non sarai tu a deciderlo. Sono ulteriormente abbattuto dal fatto che in tutto questo tempo ho tentato in ogni modo di far venire a galla il problema, ma ho sempre ricevuto dei netti rifiuti, ho provato ad essere duro e non è servito, ho optato per la comprensione e ho toppato di brutto; alla fine l'unica alternativa che mi è stata lasciata è l'indifferenza, ovvero la tacita e completa assoluzione da ogni obbligo in merito. Oggi sono trascorsi circa quattro anni da quando ha cominciato ad allontanarsi sempre più, in tutto questo tempo mi sono abituato ad accettare questa figura assente che spesso occupa una sedia di fronte a me, un corpo vuoto che non sa più dove guardare per cercare una via d'uscita ma che affronta nella sua immobilità questa guerra contro nessuno, un conflitto interiore che lo sta distruggendo agli occhi di tutti quelli che gli sono (o ormai erano) vicini e che rischia ogni giorno di più di diventare un gioco sadico dal quale è impossibile uscire visto che nel dolce abbraccio della depressione il tempo è un boia e la vita un eco lontano.

La citazione dei giorno è di Kahlil Gibran "Amico mio, tu e io rimarremo estranei alla vita, e l'uno all'altro, e ognuno a se stesso, fino al giorno in cui tu parlerai ed io ti ascolterò, ritenendo che la tua voce sia la mia voce: e quando starò ritto dinanzi a te pensando di star ritto dinanzi ad uno specchio"

lunedì 6 ottobre 2008

Piccola riflessione


Questa mattina quando ho messo il naso fuori casa ho realizzato che stava piovendo per cui ho iniziato la giornata con un mesto dietro front per cambiare scarpe e giacca. Appuntamento per le dieci zona prati, quindi partenza non più tardi delle 8.40!che per me è l’alba dei tempi…Viaggio discreto, con mia sorella, traffico quanto basta per non arrivare addirittura in anticipo. Giornata tranquilla se non fosse per i soliti problemini finanziari che ormai mi porto dietro da qualche mese e che mi tormentano costantemente; niente di pesante se paragonato a chi perde il lavoro così, di punto in bianco, tanto perché ai piani alti è successo qualche casino e magari ha anche un mutuo e/o dei figli da mantenere; ecco se mi trovassi in una situazione del genere non saprei proprio che cazzo fare! Ultimamente ho letto molto e tra i vari volti noti vorrei rispolverare” Mille splendidi soli” di Hosseini (quello del cacciatore di aquiloni), un romanzo che non mi ha lasciato tregua per la sua bellezza ma soprattutto per la semplicità con la quale racconta la tragica vita di tre donne in Afganistan; esistenze al limite della sopportazione umana ma vissute con enorme dignità e forza; uno spaccato della storia moderna di questo paese che dagli inizi dello scorso secolo ha conosciuto enormi ingiustizie e violenze. Molto bello, mi ha fatto sognare e riflettere su tante cose come ad esempio sul fatto che per noi determinati valori siano totalmente acquisiti e per questo non è più necessario conquistarseli; niente di più sbagliato, solo con la consapevolezza degli sforzi e delle sofferenze che ci hanno permesso di vivere in questo benessere possiamo realmente apprezzare le nostre libertà sotto ogni aspetto e forma. La via per un’esistenza pacifica tra i popoli è sicuramente qualcosa di grande e lontano ma non un’utopia e sotto questo aspetto dovremmo tutti fare la nostra parte cercando sempre la verità nei fatti ma soprattutto i perché; anche se può sembrare difficile abbiamo molti strumenti (la rete soprattutto) in mano per cercare di vedere oltre quello che ci raccontano o vogliono farci credere.

In questa chiave vorrei segnalarvi un sito molto carino in cui paradossalmente la stampa estera racconta quello che accade in Italia molto meglio dei dipendenti-pseudogiornalisti che ci vivono.

http://italiadallestero.info/.

La citazione del giorno è di uno dei più grandi intellettuali del mondo Pier Paolo Pasolini :

Io so questo: che chi pretende la libertà, poi non sa cosa farsene.

giovedì 2 ottobre 2008

Matrimoni spa



Sono giorni di frenesia, ho un matrimonio imminente e devo fare il testimone dello sposo. Odio i matrimoni, perché tirano fuori il peggio dalle persone, cioè ma chi se l’aspettava tutta questa mania per la tradizione e i dettagli stupidi. Lo sposo che convolerà a nozze è uno dei più noti bestemmiatori e anticristo della zona, non ce lo vedo proprio mentre si sorbetta la filippica dalla durata record in arrivo e pagherei per sapere cosa pensa mentre le diverse scene idilliache evocate dal parroco si materializzano nella sua immaginazione. Che palle, chissà quanti cazzo di sorrisi da contratto mi toccherà fare oppure quante cose stupide mi toccherà fare perché è previsto che il testimone dello sposo…bla,bla,bla, non ce la faccio! Preferirei una bella festa nel giardino di qualche villa, con molti invitati (pochi parenti e molti amici), prezzi umani, vestiti decentemente, buona musica, magari una piscina che si possa utilizzare e non solo guardare per poi dire “fiiico, la piscina!”, regali sensati e sentiti e poi soprattutto vaffanculo al prete. Sono sicuro al 100x100 che mi toccherà rispondere a domande del tipo “ …e voi, quand’è che ci pensate??”, anche questo è un aspetto abbastanza inquietante, anzi quasi pericoloso, perché ogni volta che torno da un matrimonio e ripenso a tutto quello che ho passato non ho alcuna intenzione di sposarmi, anche se devo dire che in questi ragionamenti sono sempre un po’ preso da i fumi dell’alcol; ecco almeno questo sarà un aspetto positivo, cioè per me i matrimoni sono sempre un ottima fonte di beveraggio e torno sempre abbastanza pisto e contento (certo non come i falò, per i quali a volte non si torna proprio). In conclusione sono contento che un mio amico sia contento e devo dire che mi fa anche un certo effetto vedere che le persone intorno a me crescono mentre io non ci penso proprio,cazzo.

sabato 20 settembre 2008

Estate


Siamo arrivati, la fine dell'estate è arrivata, anzi se devo essere sincero me la sento già alle spalle. Sono stati un paio di mesi interessanti, quanto meno diversi dal torpore ovattato dell'inverno; ho fatto tante cose, alcune buone, altre cattive; mi sono ubriacato a livelli da allarme sociale ma sono sempre tornato a casa (quasi) tutto intero, ho fatto delle conoscenze molto interessanti, mi sono ammazzato dalle risate sparando serie interminabili di stronzare h/24 con il grande d.figa, che è il top; ho riempito lo stomaco fino all'impossibile durante le mitiche serate Boris per poi ritrovarmi in palestra a spaccarmi il culo, ho caratterizzato alcuni minuti di ilarità con le mie "cadute di stile" (ciao ale), ho maturato un certo odio nei confronti della chiesa attraverso il continuo e sgradevole uso di bestemmie, ho rafforzato la distanza con l'ambiente spiaggia/bagnanti, ho trascorso un sacco di tempo guardando il cielo e chiedendomi come mai fosse fosse così difficile organizzare un falò, mi sono imbattuto per caso nel mitico Jhon Fante (ringrazio il tizio della bancarella) il quale si accoda in scia al grande padre charles, ho fumato come la scimmia della barza (per chi la conosce), ho goduto della compagnia di tanti amici che non vedevo da circa dieci anni e devo dire che in alcuni casi non è stato poi così facile e naturale, ho trascorso una settimana bellissima in montagna facendo passeggiate assurde in posti da sogno, ho scoperto un po' di nuove canzoni che mi piacciono, sono stato rimorchiato e ci siamo usati, ho pensato tante volte che avrei dovuto darmi una regolata (sempre dopo però!), ho dormito sul divano di Giu, ho preso in braccio un cane per evitare che si sfracellasse, ho visto la disperazione e l'orrore provocati dai russi in Georgia, ho mangiato cose che non mi piacciono tanto per non dire "non mi piace questo non lo mangio", ho cercato tra le macchine parcheggiate sotto casa quella rossa del figlio di puttana che ha graffiato la mia, abbiamo bevuto quattro bottiglie di frascati superiore da 13° in tre, ho perduto l'unico vero micio che abbia mai amato e questo mi ha distrutto tipo mi faceva male la fronte per aver pianto troppo, ho deluso più di una persona e mi dispiace, ho compiuto trent'anni ma non è stato un bel giorno, insomma grosso modo questo è quello che mi è successo.
Certo ci sarebbe un elenco altrettanto lungo per le cose che avrei voluto fare ma non mi sembra il caso di mettere il dito nella piaga visto che dovremmo comunque parlare di rimorsi, e non è bello. Non voglio rovinarmi il ricordo di quest'estate, anzi vorrei chiudere gli occhi e abbandonarmi, appagando tutti i miei sensi con gli odori, i sapori, la persone e il calore che hanno fatto parte di tutto questo, un periodo breve ma intenso in cui sono bastati piccoli particolari apparentemente ininfluenti per cambiare a volte il corso delle cose ed è questa la magia che mi ha stregato.
La canzone del giorno è di Elija Prophet "Piece of Ganjia"

martedì 5 agosto 2008

Ora d'aria


Finalmente si ritorna su questo benedetto blog, mi dispiace averlo lasciato un po’ da parte in quest’ultimo periodo ma è pur vero che se non ho avuto il tempo di aggiornarlo mi sono successe tante cose da raccontare, o semplicemente archiviare nella mente. Oggi sono di nuovo pensieroso e incazzato per diversi motivi; purtroppo mi piacerebbe avere la stessa enfasi nel raccontare le cose belle che ho intorno, ma penso sia naturale che certe storie creino più la necessità di uno sfogo che una semplice constatazione di uno stato d’animo. Un’emozione intensa e positiva che possa scaturire da una qualsiasi situazione sicuramente mi porta ad essere allegro e spensierato, magari felice, ma è difficile che il giorno dopo senta il bisogno di esternare questo sentimento attraverso una fitta e incazzata battitura su questi tasti vecchi di un secolo, si insomma, sentire il bisogno di riempire questo spazio bianco con tutto quello che si ha dentro.

Normalmente me la prendo con qualcuno, a volte lo faccio capire a volte no, ma c’è sempre una persona o una situazione che funge da detonatore portandomi alle note esternazioni che mi contraddistinguono nel mondo dei cinici e degli amici; per una volta non punterò il dito contro nessuno, non mi va di stare lì, sugli spalti ad inveire contro il cristiano di turno che viene sbranato dai leoni; oggi vorrei che tutti sapessero i perché delle mie giornate storte, come se in mano avessi un microfono attraverso il quale estendere il mio messaggio a chiunque abbia voglia di ascoltarlo. Ovviamente me la prenderò non con qualcuno ma con tutti quelli che causano questi squilibri d’umore (o forse ci penso troppo?).

Sono triste e incazzato per tutti quelli che mi scaricano addosso i loro problemi, per chi ti sorride perché sembra che ce l’abbia scritto sul contratto, per chi non ti manda a cagare quando te lo meriti, per chi vorrebbe farti fare cose che non vuoi, per chi ti chiede un consiglio e poi scopri che già sapeva tutto lui, per quelli che imboccano gli incroci contromano, per chi urla anche quando non ce ne motivo, per chi mentre parla ti sta sempre a toccare per avere la tua attenzione (cazzo, sto qua!), per chi parcheggia a cazzo in mezzo alla strada perché non gli va di cercare un posto, per chi butta le cose per terra e sporca, per chi ogni volta si riprende il tuo numero e poi scopre che ce l’ha già, per chi guida pensando di essere solo sulla strada, per chi parla, parla e poi non combina niente, per chi fa le cose per prassi anche quando è amicizia, per chi parla di cose che non conosce, per chi pensa che la sua condotta di vita debba essere un modello per la civiltà moderna, per chi dice “e vabbè è così!”, per chi non crede negli altri, per chi dice “per sempre”, per quelli che pensano che certe cose a loro non capiteranno mai, per chi vive per se stesso e basta, per chi vuole che gli risolvi i problemi, per chi non parla quando invece dovrebbe farlo, per quelli che creano dei post troppo lunghi….

La citazione del giorno è di uno dei miei preferiti,
«Umanità, mi stai sul cazzo da sempre». Ecco il mio motto. Charles Bukowski

La canzone dl giorno è

giovedì 12 giugno 2008

amici....


Oggi vorrei dare sfogo a un paio di cosette che mi porto dentro ormai da una settimanella circa; un leggero senso di schifo mi pervade nel constatare, ormai quasi matematicamente, l’ipocrisia che aleggia tra le buone intenzioni e la superficialità di alcune persone che affollano la mia vita. Ultimamente mi guardo intorno e sento che ad ogni passo c’è qualcosa che mi segue con estenuante insistenza, come un fiato sul collo che non ti lascia vivere sereno e ti accompagna in qualsiasi attività durante la giornata; una presenza che potrebbe dissolversi alla velocità della luce con una buona dose (consigliata sempre) di sana indifferenza o magari con una semplice scrollata di spalle, invece per i cretini come me, costituisce un fastidioso e prolungato esame di coscienza con tutti gli annessi e connessi (deformazione prof.). Ora, precisiamo subito che non mi piacciono tanto le analisi approfondite dell’essere umano, specialmente se l’essere in questione sono io, quindi ribadisco fortemente il disagio provocato in me da tutta questa assurda storia. Chi mi conosce sa quanto sono legato alle persone che hanno il permesso di entrare nel mio “cerchio della fiducia”, in questo micro club dove posso dare le spalle a chiunque senza avere paura, una piccola cerchia di persone che possono influire sui tuoi umori e renderti la vita migliore di quello che è, un clan (il mio) in cui per esserci devi guadagnarti la fiducia e per restarci lo devi dimostrare nel tempo. A queste persone voglio molto bene, mi fanno capire spesso l’importanza di non essere soli, di non rimanere con la testa tra le mani quando tutto sembra andare a puttane; uno scoglio in mezzo al mare sul quale approdare durante le tempeste quando ti senti sfinito e combattere contro il destino sembra inutile, un vero e proprio punto fermo del quale difficilmente potrei fare a meno nel corso della vita. Proprio in questi giorni sono stato infastidito da una mosca che ha cominciato a ronzarmi intorno, un insetto molto inutile, sporco e soprattutto insopportabile ma in questo caso aggiungerei anche ipocrita e fuori luogo, perché purtroppo la mosca in questione parla anche! Come tutti gli insetti all’inizio sembra una cosa da niente e proprio in questo sta la loro forza, ma col passare dei giorni questo ronzio continua trasformando un’inutile sequenza di rumori in una vera e propria filippica sull’amicizia fraterna. Normalmente non lascio rovinarmi le giornate da cose stupide o poco intelligenti ma con l’andare delle ore e il cervello sempre in cerca di qualche input da analizzare, mi sono ritrovato con dei dubbi che poco avevano a che fare con l’amicizia, la ragione o appunto la fratellanza; ho passato anche qualche ora cercando delle giustificazioni al mio operato ma del tutto ininfluenti con la natura dei problemi che la mosca mi poneva incessantemente, quindi in pochi minuti ho realizzato che mi stavo solo suggestionando, che tutte quelle parole così cariche di responsabilità in verità non erano riferite a me, ma a pensarci bene alla mosca stessa; e ho detto tutto. Mi dispiace per il destinatario di tante attenzioni ma è pur vero che ognuno nella vita ha quello che si merita, non so se è bene o male ma in questo mondo spesso (quasi mai) si riceve quello che uno dà per cui non c’è da lamentarsi; l’unica remora viene dal fatto che come al solito la gente si sveglia quando ormai la musica è finita e il pubblico ormai ha sgomberato a un pezzo, siamo tutti bravi nel vedere il pericolo quando è stato scampato ma è molto difficile accorgersene preventivamente, ma non penso sia impossibile basta la voglia di farlo e tanta pazienza. A tutti gli amici.
La canzone del giorno è "Mind game" del galattico J.Lennon

mercoledì 4 giugno 2008

Cinese Hot (se non fossimo gay!)


Non mi renderò mai conto di quanto sia inconsapevole delle cose che mi circondano; dinamiche strane e impercettibili tracciano linee invisibili che inconsapevolmente sostengono la struttura della nostra esistenza, una fitta ragnatela di opportunità e sguardi circondano il mio essere e senza che me ne accorga la vita mi sfugge tra le dita di una mano mentre accarezzo il vento. Diciamo che non potrei essere più chiaro nel descrivere i pensieri che mi sono ronzati nel cervello qualche giorno fa nel mio lettino dopo una serata strana. Pochi giorni fa ci siamo organizzati per la nostra serata Boris, un appuntamento che stranamente sta conservando un po’ di longevità nella solita coltre di superficialità generalizzata senza un minimo di distinzione; quindi diciamo già che l’umore era quello giusto. Vinti dagli insistenti reclami delle bestie immonde che abitano i nostri stomaci, abbiamo pensato di mandare un chiaro messaggio alla nostra pseudodieta ovvero :”Non ce ne frega un cazzo!”Per cui dopo esserci presi le nostre responsabilità ci siamo diretti dal cinese. L’abbigliamento era quello standard classico da serata tranquilla, del tipo sembra una cosa al volo ma per un po’ c’ho pensato! Fin qui nulla da segnalare, tranne per il fatto che quel cazzo di cinese era pieno da far paura e più che Cerenova mi sembrava proprio Pechino; dopo i primi e fugaci sguardi alle persone becere che si stavano abbuffando, abbiamo giustamente notato anche qualcosa di gradevole come ad esempio due ragazze carucce che cenavano alle nostre spalle. Finiti i convenevoli del menù e cazzi vari, ci siamo sistemati fuori per decidere le armi della guerra totale al fegato; mentre si discuteva tra un gambero fritto e un involtino spring, c’è stato subito un primo contatto abbastanza piacevole con un’amica (accompagnata da altra relativa amica) ormai non più adolescente(intorno ai 40) e quindi ancora più interessante; loro avevano appena finito di cenare e a giudicare dai sorrisi gratis immagino che abbiano accompagnato il tutto con abbondante vino; ovviamente noi due coglioni ce le siamo fatte scivolare addosso pensando ad un incidente di percorso che può capitare a chiunque e dunque non gli abbiamo dato peso, anche se appena fuori dalla portata del loro udito è partita la solita lista di commenti che solo noi maschietti possiamo concepire, del tipo quanto sete bone oppure che ve farei..Ok, passato il momento d’ebbrezza ci siamo diretti al bancone per fare la nostra ordinazione, proprio in quei cinque o sei passi abbiamo subito avuto un altro piacevole incontro, altra amica non più giovincella con amica al seguito di un paio di generazioni più giovane; inutile dire che anche questa volta dopo i soliti sorrisi da contratto ci siamo resi conto che un’altra occasione se ne stava andando e proprio da dove eravamo entrati noi qualche istante prima, come al solito. A questo punto i nostri sguardi si sono incrociati e non abbiamo aggiunto altro, quasi sicuramente perché ci stavamo rendendo conto della nostra omosessualità! Tanto per non farci mancare niente e soprattutto per toglierci ogni dubbio sulla nostra natura ambigua, abbiamo continuato imperterriti nelle nostre intenzioni ovvero far decedere il nostro fegato per poi piangere in palestra come delle femminucce; a quel punto c’è stato l’apice dell’idiozia umana, infatti senza accorgermene mi sono trovato vicino le due ragazze che avevamo subito notato all’entrata; non mi reputo ne bello ne particolare ma quelle due ci stavano veramente mettendo gli occhi addosso, tanto addosso che subito una delle due mi ha fatto una tana clamorosa mentre gli guardavo le tette con occhi sognanti; di solito quando si è pizzicati a fare certe cose la diretta interessata non è che faccia salti di gioia invece quella sera, in quella precisa circostanza, la sua reazione si è limitata ad un sorrisetto prolungato da falso angioletto. Nel giro di pochi minuti era tutto chiaro; le ragazze erano realmente intenzionate a prolungare quel incontro e devo dire che erano pure carine; purtroppo come ripeto da ormai qualche riga la nostra reazione è stata pressoché deludente, anzi peggio. In quel momento non c’è stato niente da fare, eravamo trincerati dietro un muro di cemento armato alto centinaia di metri, troppo educati per rompere le palle a qualcuno mentre sta pagando il conto dal cinese e troppo idioti da lasciare per l’ennesima volta il piacere di nuovo incontro a qualcun altro. Vi lascio immaginare il ritorno a casetta; ogni metro percorso ci allontanava sempre più da quella che sarebbe potuta essere una bella serata, quanto meno diversa e stimolante, altro che serata Boris, invece ci siamo ritrovati in macchina collezionando una serie di imprecazioni pesanti e con una puzza di pesce (i gamberetti del cazzo fritti) che faceva a cazzotti con noi due belli, profumati e deficienti.

lunedì 2 giugno 2008

Badabum cià cià! (grazie D.figa)

Va bene, ok lo ammetto, non ho proprio quello che si definirebbe un bel carattere e puntualmente lo dimostro con grande leggerezza, magari dicendo quelle due o tre paroline in più che possono lasciare una punta di asprigno nei vari malcapitati interlocutori. Non penso che si possa definire un vero e proprio lato oscuro, si insomma, chi mi conosce sa che ad un certo punto non è che ti salto al collo per strapparti la giugulare! La dinamica è pressoché questa: si sta rilassati ad un qualsiasi tavolino in una tranquilla ed anonima serata al pub, ad un certo punto il caos che domina l'universo ci fa sfiorare tematiche un po' sensibili, dico sensibili perché io ci penso continuamente e non mi sfiora proprio l'idea che qualcun'altro durante il giorno (giustamente) pensi ai cazzi propri, quindi già mi sento una certa agitazione per la quale (forse) basterebbe una sigaretta di riflessione; poi però magari la discussione continua insinuandosi sempre più sui contenuti e non più sui punti di vista, a questo punto diciamo che la pentola che ho nel cervello comincia a brontolare, uno sbuffo qua, un rumore sordo là ed ecco che in pochi secondi mi escono quei duo o tre versetti satanici detti anche con atteggiamento odioso che farebbero stranire anche il Mahatma Gandhi. Va bene, ogni tanto mi sembra anche giusto fare un po' di outing oppure quello che nella Cina di Mao si definiva una pubblica autocritica, solo che lì ti dovevi anche inventare qualcosa se no potevi risultare troppo indulgente con te stesso se non addirittura bugiardo.
L'altra sera mi ha fatto piacere rincontrare e parlare con R. e M. e per questo le canzoni (oggi due) del giorno sono dedicate a loro, baci baci. "Lonely day" dei Phantom Planet, "The man in me" del mitico Bob Dylan.
La citazione è di Hemingway "
Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena di lottare."

lunedì 26 maggio 2008

Free as a bird!


Anche oggi sono qui di fronte al monitor e tra una cosa e l'altra penso....
C'è un mio grande amico, e quando (io) dico grande amico vuol dire in tutti i sensi, che per una serie di motivi che ora non sto qui a spiegare, si è trovato in questa nuova fase della vita che non esiterei a definire stupenda! Lasciato dalla ragazza per ragioni non chiare, dopo anni di vita (i migliori) passati ingabbiato in storie epiche, sta per affrontare delle prove molto dure che avranno il compito di tracciare i tratti somatici definitivi del proprio essere, una sfida importante da affrontare con il massimo impegno per prendere dalla vita quello che si desidera e non "spizzicare" e accontentarsi di "quello che passa il convento". Sono convinto che i cambiamenti siano positivi a priori e che il carattere in queste situazioni faccia la differenza; conosco gente che dopo aver perso qualcuno di importante non ha più trovato la via di casa, persa in pensieri a senso unico e senza uscita, continuamente in crisi per qualcosa che non c'è più e che sembri occupare più spazio di quando effettivamente c'era, oppure dedicarsi completamente all'auto commiserazione; che tristezza, non concepisco questa perdita di tempo clamorosa e sterile. Invece per quanto riguarda l'amico in questione, se devo essere sincero provo una punta d'invidia, sono sicuro che si godrà questi momenti unici della giovinezza, avere la propria esistenza in mano ed essere liberi da vincoli o pesi inutili, prendere le giornate come vengono e conquistarsi ogni momento di felicità, decidere ogni istante come impiegare il proprio tempo e magari scoprire nuove qualità in se stessi. Cercare quell'equilibrio che sembrava impossibile per sporgersi talmente tanto dal treno della vita e afferrare tutte le opportunità che quotidianamente sfioriamo nel nostro cammino, ecco forse questa è la metafora giusta che rende chiaro il mio pensiero; è strano ma mi sento preso da questa storia perché davanti a me non mi sono trovato un rompicoglioni piagnucoloso ma bensì qualcuno che aveva ben chiaro cosa si era perso in questi anni, una persona che ha saputo affrontare le difficoltà con il sorriso sulle labbra e magari qualche crampo al cuore, ma che non ha mai perso di vista la persona più importante ovvero se stesso.
La citazione del giorno è di un capoccione doc, Rousseau:

"Prendi la direzione opposta all'abitudine e quasi sempre farai bene."
La canzone del giorno è "66 (Diabolus in musica)" dei Linea77 feat Subsonica.

venerdì 23 maggio 2008

Quando la natura chiama.....


Il mercato è sempre il mercato......lo so, in passato già ne ho parlato e con toni non proprio positivi e visto che non mi piacciono le cose ridondati ne approfitto per mostrarvelo sotto un'altra luce. Non ho mai capito perché le donne ma più specificatamente le signore si "acchittano" per passeggiare tra le bancarelle che ogni venerdì si presentano qui davanti; il punto è che non siamo a via del corso quindi di signore sistemate in giro non se ne vedono tutti i giorni, dunque appena c'è un cambiamento nell'aria anche il peggiore dei distratti se ne accorgerebbe.
Non so bene come dire ma è proprio dura resistere tutti i venerdì a questo passaggio di tette e culi che ti scombussola un po' tutto! Comunque non è tutto oro quel che luccica infatti guardando un po' più attentamente escono fuori le magagne di queste famigerate signore; in poche sanno camminare sui tacchi (scarpetta comoda per il mercato), alcune si mettono delle magliette talmente aderenti che insieme alle tette grosse si vedono anche dei bei rotoloni, la maggior parte si trucca come una bagascia e quando parlano poi....non aggiungo altro. Certo questo potrebbe sembrare uno scenario al quanto decadente, un po' è così e lo ammetto, però queste signore mi scatenano dei pensieri che hanno poco a che fare con lo stile e la grazie di cui parlavo prima; lo so, noi maschietti siamo fatti così, se qualcosa ci "tira" siamo capaci di passare sopra a (quasi) tutto, siamo fatti così non ci sono storie, a volte per noi (per me) il cervello serve solo per filtrare o assecondare le richieste del nostro principale organo. Siamo (sono) proprio dei cavernicoli ed è per questo che ci meritiamo una grotta e una clava come unici mezzi di sostentamento. Post breve ma intenso!
La citazione del giorno è farina del sacco di uno dei miei preferiti in materia di goduria della vita...Henry Miller
"
La critica onesta non significa nulla: quello che uno vuole è la passione sfrenata, il fuoco per il fuoco." ...oppure....."Il sesso è uno dei nove motivi per reincarnarsi... gli altri otto sono ininfluenti"
La canzone del giorno è di Aberto Griso "e nun ce vojo stà"

lunedì 19 maggio 2008

La solita stronzata


Rieccoci, siamo alle solite! Eppure è più forte di me, non ci riesco proprio a starmene zitto e calmo in un angolino, ho sempre qualcosa che non mi va e che devo assolutamente esternare (lo so sono un rompicoglioni, e me ne vanto). Il sasso che vorrei lanciare oggi nello stagno dei benpensanti "l'ho trovato" per caso tra le pagine (virtuali) di La Repubblica.it; mentre scorrevo tra i soliti titoli e qualche notizia di serie B mi sono imbattuto in questo articoletto. Purtroppo anche questa volta c'è un "vecchio" teoricamente saggio che non sa proprio un cazzo su determinati argomenti e puntualmente si scandalizza, rimane indignato, si guarda intorno pensando di trovarsi in una gabbia di matti!! Me lo immagino, tutto orgoglioso del suo stile di vita salutista mentre ti guarda dall'alto in basso pensando con disprezzo a noi poveri tossici ultimi della società; le persone che scrivono queste cose hanno solo una visione distorta di certe realtà, tutta basata solo sulle proprie esperienze di vita (che ovviamente non comprendono le sataniche canne) e ancora peggio "per sentito dire", ma la cosa assolutamente grave è che si mettono in cattedra dettando a tutti le regole da seguire per un'ottima condotta di vita. Quello che ho letto non era assolutamente un monito per le giovani generazioni ma solo l'ennesima caccia alle streghe che si commenta da sola, ma come si fa a dire che le canne siano il passaggio obbligato per le droghe pesanti?!?Questa è pura fantasia, è come dire che la patente è il primo passo verso le stragi del sabato sera o per l'alcolismo! Sono assurdità clamorose che trovano spazio d'interesse e credito solo nelle menti degli stolti e degli ignoranti; tutto quello di cui parlo è frutto delle mie esperienze e non mi sognerei mai di aprire bocca e soprattutto sputare sentenze su questioni di cui non disponga delle informazioni necessarie. Posso capire farsi venire dei dubbi, essere perplessi, ma non condivido proprio l'affermazione di tesi esatte, pretenziose e FALSE. Io dal canto mio posso solo dire che la maggior parte delle cazzate (come ad esempio passare alle droghe pesanti) che i famigerati giovani fanno sono per una grande percentuale determinate dalle compagnie che si frequentano e che si scelgono di frequentare, quindi nessuno ad un certo punto impazzisce e comincia a bucarsi o a tirare di tutto con il naso, ma semplicemente lo decide e sceglie intorno a se le persone che gli rendono questa strada il più breve possibile. Possiamo parlare all'infinito dei messaggi positivi che la società ha l'obbligo di dare alle generazioni future, ma sarebbe bello confrontarci tutti allo stesso livello, portando alla luce le proprie esperienze senza essere criminalizzato o peggio ancora arrestati!Bhè, per oggi mi sembra tutto, anzi no, manca la necessaria citazione...
"
Nessuna conoscenza umana può prescindere dall'esperienza." Locke.
La canzone del giorno è "Remedios" di Gabriella Ferri.

lunedì 12 maggio 2008

Forza Marco!

Volevo intitolare il post "Povero Marco" poi però ho pensato appunto a Marco (Travaglio) e mi sono detto "uno come lui non accetterebbe mai un titolo così rinunciatario di fronte all'ennesima celebrazione della morte dell'informazione libera in uno stato libero", per cui ho deciso di chiamarlo "Forza Marco!". Infatti è proprio di questi ultimi giorni la "notizia" della polemica che ha infuriato a seguito dell' "ospitata" di Travaglio da Fazio a "Che tempo che fa"; non so quanti di voi abbiano seguito la vicenda sui cosiddetti organi d'informazione, ma per i più distratti farò un breve riassunto: Travaglio ha dichiarato che Schifani (neo presidente del Senato) negli anni ottanta ha intrattenuto rapporti con un certo personaggio che nei seguenti anni novanta è divenuto un esponente di spicco di cosa nostra. A questo punto è venuto giù il putiferio, direttori di "telegiornali" indignati, direttori di reti "pubbliche" e non (anche se ormai non fa differenza) quasi schifati dalla sfrontatezza di questo giornalista, quotidiani che hanno subito impugnato la causa per sparare un po' di veleno qua e là, insomma è successo un casino. Questo mi sembra un chiaro segnale che ci fa ben capire da che parte soffia il vento, una esplicita dichiarazione di guerra a chi ogni tanto (quando arriva in tv) alza il tappeto nel salotto Italia e ci fa vedere la merda sopra la quale viviamo; un blocco così compatto dei media non si è vesto neanche dopo l'undici settembre, quando tutto il mondo condannò il terrorismo come strumento di rivendicazione, invece quasi per magia qui basta pestare i piedi sbagliati che in poche ora sei più pericoloso di Mohamed Hatta. Che poi se vogliamo (e dobbiamo) dirla tutta è stato accusato di aver fatto queste dichiarazioni senza il giusto contraddittorio, sono d'accordo, ma nessuno si è ancora sognato di smentirlo, perché le cose che ha detto sono vere e in passato sono state anche riportate da un giornalista dell'Ansa che, ciliegina sulla torta, in quel frangente è fu anche elogiato dal capo dello stato Napolitano per il suo coraggio di cronaca. Ecco queste sono le cose che fanno notizia in Italia, questi sono i fatti che scandiscono la nostra esistenza da cittadini della Repubblica, tanto le tonnellate d'immondizia in Campania, le false campagne sulla necessità degli inceneritori, i vari conflitti d'interesse, gli impicci della chiesa, sono tutte cose con le quali abbiamo imparato a convivere e delle quali non ci scandalizziamo più, ma mai e dico mai dobbiamo azzardarci ad alzare la testa per intravedere quel barlume di verità che ci chiarirebbe un po' le idee.
Ho appena ricevuto una notizia del cazzo e non sono in vena di canzoni....

mercoledì 7 maggio 2008

Dear xxx


Quello che è stato è stato, il tempo trascorso da quelle notti infinite è andato lontano perdendosi nella memoria così come lo sguardo assorto di un viso triste mi fa perdere il senso di ciò che mi circonda. Uno strano senso ironico nelle sue parole hanno messo le ali ai miei pensieri e in pochi secondi cambiato la mia vita, dal grigio del cemento è spuntato prepotente un piccolo fiore che ha dato luce ad infiniti spazi. Proprio quando affidavo la mia vita ad un freddo calcolo matematico ho provato l'ebrezza di un dolce caos governato solo dai battiti del cuore, una calda pellicola ha avvolto i miei pensieri portandomi lontano da ogni sofferenza. Un solo battito di ciglia è trascorso per separati dal resto della gente, mille secoli passeranno per scalfire il ricordo di quell'attimo e un tempo ancor più indefinito è ostaggio di una memoria oggi così lontana. Negherò tutto sul banco degli imputati ma mai di aver vissuto così intensamente quei momenti di passione e desiderio in cui tutto girava forte per poi lasciarti esausto e senza respiro; solo oggi siamo così convinti che nulla è accaduto e tutto è ancora da vivere. Solo una musica fedele è la compagna di viaggio che in questo momento mi sta traghettando fuori da questa storia mentre gli ultimi passi prima di sparire del tutto lasceranno un eco profondo nel mio cuore.
Song: Amy whinehouse "Love is a losing game"

Perchè aspettare?

Purtroppo nella vita le persone che hanno il coraggio di caricarsi l'onere delle decisioni sono quasi sempre reputati degli stronzi, facili bersagli dell'opposta fazione ovvero di quelli che invece le decisioni le subiscono e basta; io penso che sotto quest'ottica ci siano, appunto, due visioni ben distinte che inevitabilmente condizionano le nostre scelte ad ogni piccolo o grande bivio che s'incontra lungo il cammino dell'esistenza. Ci sono quelli che pensano alla vita come un film infinito in cui prima o poi succederà di tutto, non si sa come ne perché ma prima o poi qualcosa succederà, poi l'altra categoria è composta da quelli che fanno succedere le cose perché lo decidono e quasi mai fanno felici quelli della prima schiera; in grandi linee questa è la distinzione sotto la quale mi capita di valutare le persone (quelle che conosco!). Personalmente penso di appartenere alla seconda e purtroppo questo include tutto un pacchetto optional con pochi pregi e molti difetti, infatti spesso si passa per bastardi, insensibili, cinici e magari anche traditori; la ragione sostanzialmente è che tutte queste reazioni (soprattutto negative) sono comunque provocate da qualcuno che un giorno ha detto basta, ha preso una decisione e si è dato un'alternativa a quello che non desiderava, non è rimasto passivo ad aspettare che qualche illuminazione lo raggiungesse magari nel sonno. Io non condivido e a volte non sopporto chi si piange addosso e riesce a vedere solo le cose che vanno male, oppure quelli che gli basta il bastone e la carota per credere che un giorno sarà possibile raggiungere la felicità, per me la vita è un'altra, è mia e non vedo il perché devo affidare a qualcun'altro il potere di decidere per me, voglio sbagliare con le mie mani e dare tante craniate al muro per i miei errori ma mai per quelli degli altri o per non aver fatto qualcosa. La vita è qualcosa di davvero breve e spesso è sempre troppo tardi per mettere qualche pezza qua e là o prendersi una soddisfazione, io non voglio vivere così, non mi va di aspettare!!
Oggi grande doppia citazione sempre di Moravia, la prima è dedicata con affetto a D.figa.


"Quando si agisce è segno che ci si aveva pensato prima: l'azione è come il verde di certe piante che spunta appena sopra la terra, ma provate a tirare e vedrete che radici profonde"

"Vedi, non c'è coraggio e non c'è paura... ci sono soltanto coscienza e incoscienza... la coscienza è paura, l'incoscienza è coraggio"
La canzone del giorno è "Vedi cara" di Guccini.

lunedì 21 aprile 2008

Inizio (e fine) settimana

Ecco un'altra settimana che inizia, onestamente non mi sento proprio bene infatti oltre ad avere un dolore costante per non so quale motivo alla spalla sento dentro una punta di insoddisfazione, come se dovessi per forza fare qualcosa per stare bene, ma cosa?non si ! Forse sarà la primavera che incalza portandosi dietro questa implacabile voglia di trombare tutto ciò che si muove, oppure saranno queste elezioni finite in maniera tragica per il popolo della sinistra più convinta; comunque mi sento inquieto e preoccupato. Devo dire che pensavo di soffrire di più per questo risultato elettorale, ma in fondo lo sapevo che sarebbe finita così; il PD non mi ha mai toccato nel profondo, da quando è iniziata la campagna elettorale non ho mai sentito parlare Walter (topo gigio) di conflitto d'interessi, di raccolta differenziata, di legge sulle comunicazioni e tutta una serie di problematiche che a mio modesto avviso erano e sono i veri problemi mai affrontati dal governo prodiano; sia ben chiaro non penso che questi siano i problemi cruciali del paese (almeno direttamente) ma sono sicuro, e penso che non ci voglia un genio per capirlo, che per un elettore di centro-sinistra o solo di sinistra sia giunta l'ora che qualcuno dica chiaramente le cose come stanno ovvero che non è possibile fare politica in questo paese, non è possibile accettare con passività la sporcizia che ci circonda e rivolgersi all'elettorato con uno sconsolato sospiro come per dire "...mi dispiace ma è così"! L'Italia è un paese del cazzo abitato da gente che scandisce la propria esistenza in base al palinsesto televisivo, non si leggono giornali, non si usa internet, non si fa raccolta differenziata, la maleducazione dilaga e soprattutto non si guarda a cosa succede nel mondo; siamo quasi ridicoli con la nostra classe politica mezza incompetente e mezza mafiosa, abbiamo un rappresentante della maggioranza che in un altro paese civile e democratico non potrebbe essere neanche eletto come amministratore di condominio per gli impicci che ha, invece qui è il più votato ed osannato dei leader politici. Ormai è chiaro come questi vent'anni di indottrinamento televisivo stiano dando i frutti rendendoci degli ottimi consumatori sempre ottimisti e pronti a smaltire qualsiasi porcata ci venga propinata dai media; come gli zoticoni del villaggio rimaniamo a bocca aperta quando il grande illusionista con una mano ci mostra la felicità e con l'altra "ravana" nelle nostre tasche. Comunque ormai la settimana è quasi finita,
infatti a forza di salvare e modificare da Lunedì siamo a Giovedi!questa è la citazione del giorno:
"..capisci che se mettete in primo piano la ghigliottina e con tanto entusiasmo è semplicemente perché tagliar teste è la cosa più facile, mentre avere un'idea è la più difficile!" Dostoevskij da I Demoni. La canzone del giorno è "Tonight, tonight" The Smashing Pumpkins

giovedì 10 aprile 2008

Caro Charles







se oggi fossi vivo ti schiferesti ancora di più guardando fuori dalla finestra di qualche stanza presa in affitto e riempita dalle tue molli carni da ubriacone; ti renderesti subito conto che quello che hai lasciato una decina di anni fa è un mondo ancora più marcio e cattivo, un carnaio di gente dove si scalcia continuamente sulle teste degli altri per evitare di finire nei denti del tritacarne dell'esistenza. Ti immagino mentre in canottiera e mutande prendi il tuo sigaro da pochi cents e subito dopo l'ennesima ingollata aspiri intensamente scatenando in te un veloce rigurgito subito soppresso, segno che la vita è ancora lì, arrabbiata con te; penso alle tue serate al buio, alla finestre aperte anche quando piove e tu sdraiato sul letto che capti i rumori della tua Los Angeles fatta di gente fredda, troie alcolizzate, cinquantenni culone che ti piacciono tanto, bar pezzenti in quartieri infetti, di padroni duri che si sfogano sui poveracci e tu con il tuo nasone irregolare annusi l'ennesima ventata di merda che passa per la tua stanza. E si, se ancora fossi qui lo so io cosa direste ai capoccioni che comandano il mondo squallido che ci circonda, il tuo sarebbe un duro giudizio su questa società becera e ignorante, dove in pochi sanno chi è Celine ma tutti hanno la pretesa di ignorarlo; hai preso un sacco di colpi bassi nella vita e ognuno ti ha insegnato che devi tirare fuori i denti per occupare un metro quadrato nel mondo, dopo tante sofferenze hai capito che se vuoi soltanto essere te stesso allora devi prepararti a lottare per sempre. Non immagineresti neanche quanto in basso siamo caduti tutti, quanto ci vendiamo per quello che pensiamo di desiderare, quanto stiamo male con noi stessi convinti che la nostra vera identità sia un'altra, ognuno con il proprio demone nel cervello che salta fuori appena chiudi gli occhi ogni sera. Ecco, caro Charles, cosa è cambiato da quando non ci sei più, questo è quello che per tanti anni hai cercato di non vedere nella gente, nelle case, nei bar quando con la tua macchina da scrivere hai dato forma hai tuoi pensieri; hai portato il tuo essere te stesso all'apice della consapevolezza lasciando alla società i problemi di concetto relegati all'apparenza, i tuoi scritti sono la parte onesta di tutti noi ed è per questo che le tue parole mi hanno cambiato la vita.
Visto che siamo in tema e tanto per tenere fede alle precedenti dichiarazioni, questa citazione mi sembra che ci stia proprio a pennello:
"Non è vero che un uomo cambia ubriacandosi, è da sobrio che è diverso!" T. De Quincey
La canzone del giorno è Epitaph dei King Crimson (1969).

mercoledì 9 aprile 2008

Postino Infame


Oggi è una giornata nuova, diversa, c'è il sole ma tra poco pioverà, non ho grandi impegni eppure mi sento angosciato dai mille e forse inutili piccoli problemi che tutti hanno. Mi sembra una canzone di Califano in cui diceva "a volte c'è il sole e te senti in tempesta, a volte è Lunedì e te sembra festa...." , bene oggi mi sento così! A volte ti arrivano delle lettere che ti obbligano ad un esame di coscienza , a rivedere tutta la vita in pochi minuti per tirare le somme delle tua esistenza nel tempo di una sigaretta. Ebbene si, sto parlando delle tasse universitarie...cazzo. Ieri mi arriva il postino (solito ex compagno di scuola cerveterano e ovviamente inserito di diritto nel mondo del lavoro) con la sua bella faccia che mi lascia questa busta portatrice di disgrazia tra le mani, ovviamente il mio sesto senso aveva già capito tutto ma il resto della mente cercava di pensare ad altro, tipo non so: magari un po' di campagna elettorale!Invece no, erano loro, con quell'insopportabile aria da bollettino pubblicitario destinato al differenziato per direttissima. Appena ho aperto la busta i miei occhi hanno rapidamente scansionato la cifra riportata in basso a destra, visto che mi faccio qualche cannetta ho pensato che magari avevo esagerato, quindi mi sono potato vicino alla finestra per avere una maggiore illuminazione e ho di nuovo letto quell'importo assurdo degno di un'università privata; infatti di questo stiamo parlando, l'iscrizione per non usufruire di nessuno dei servizi "offerti" dall'istituzione del sapere per i prossimi sei mesi circa è di Euro 1.200/00. Qui mi sa che le cannette non me le faccio solo io, anzi direi che qualcuno ha abusato di cose un po' più pesanti!!Ok, vuoi farmi pagare di più perché sono fuori corso, perché lavoro e non ho potuto dare esami per un totale di 10 crediti in un anno, va bene capisco tutto, ma cazzo sommando la prima rata siamo oltre i millecinquecento euro, mi pare tanto per essermi collegato qualche volta al sito del mio corso. Quindi da oggi si apre ufficialmente la crisi sul "Che fare" (Lenin),
continuare cercando di aggiungere qualche carpiato al già difficile tuffo che faccio ogni mattina oppure accannare il tutto e relegare i fantastici anni dell'esperienza universitaria nella scatola dei ricordi?? Nonso! (come diceva il turco che vendeva oppio in Mediterraneo). Va bene, questo è uno dei pensieri che ho stamattina e per il momento mi basta anche perché non ho intenzione di rovinarmi ulteriormente l'esistenza visto che stasera è probabile che sia il Manchester a rovinarmela, ma ci sta anche questo. Al momento sto leggendo "Piccolo mondo antico" di Fogazzaro (molto bello) e non vedo l'ora di finirlo perché in attesa ho roba forte che spacca tipo: "mani sporche" (Gomez-Travaglio), "Guerra e pace" (Tolstoj), l'ultimo di Pennac, ecc.ecc. Ho deciso che per ogni nuovo post lascerò una citazione o una poesia perché nella storia ci sono state persone straordinarie che in poche o molte parole hanno cambiato il mondo irradiandolo di luce e lasciando a chiunque la libertà di comprenderla.
« E gli storici hanno poi addotto prove astutamente combinate, adattandole ai fatti compiuti, per dimostrare la genialità e la capacità di previsione dei condottieri, che di tutti gli strumenti involontari degli eventi mondiali erano i fattori più servili ed involontari.
Gli antichi ci hanno lasciato dei modelli di poemi eroici, nei quali gli eroi rappresentano tutto l'interesse della storia, e noi non possiamo ancora abituarci all'idea che per questa nostra epoca una storia così fatta non ha senso. » (Lev Tolstoj)
Ps
La canzone del giorno è Jamming (Bob Marley) ma non una versione qualunque, quella dal vivo nell'album "Babylon by Bus" del 1978 (si trova ovunque e-mule, youtube,ecc)

venerdì 28 marzo 2008

Il mercato del venerdi


Buon giorno a tutti, oggi è venerdì e qui dove vivo e lavoro c'è il mercato! Sembrerebbe un evento gaio e interessante ma dopo qualche anno di forzata convivenza diventa una rottura a scadenza fissa (tipo l'f24) . Quando ci sono questi "fenomeni" di aggregazione sociale la gente si impegna nel dare il peggio di se stessa, basta guardare l'immondizia che impera dopo appena qualche ora di passaggio, per non parlare della questione parcheggio, infatti i cerveterani guidano come gli arabi ovvero senza regole ne rispetto per gli altri. Proprio qui davanti c'è un passaggio riservato al residence dove vivo e puntualmente ogni cazzo di venerdì c'è un genio che parcheggia proprio sotto il cartello del divieto; qualche volta ho provato a vestire i panni del vigile e cordialmente ho invitato l'incauto testa di cazzo a spostare la macchina facendogli notare il parcheggio impossibile appena effettuato, risultato: o ti mandano a cagare oppure se insisti scatta il contatto fisico! e questo vale per tutti i sessi. A questo punto cominciano ad ammassarsi macchine in attesa di entrare ed altre in attesa per uscire, ognuno scende e comincia a dire ad alta voce ciò che pensa di quello che ha parcheggiato lì sbattendosene di tutto e tutti; dopo una decina di minuti scatta il balletto delle telefonate ai vigili, svariate persone si affacciano in agenzia chiedendomi il numero dei tutori della legge stradale e queste quattro mura per una mezzoretta diventano la sede centrale del comitato "antimercatospaccapalledelvenerdì!" Tutta questa storia può sembrare un chiaro sintomo di arterio e intolleranza ma non è così, io sono l'esempio vivente del "vivi e lascia vivere" ma quando ti trovi a contrastare l'inciviltà della gente non c'è comprensione che tenga e sono sicuro che anche un monaco Shaolin perderebbe la pazienza facendo una strage. Vabbè, ormai ho imparato a convivere con questa storia che si ripete ogni settimana, la macchina la lascio a casetta e vengo a lavorare a piedi e quando si verifica qualche intoppo chiudo l'agenzia e mi mischio tra la gente cercando di gettare benzina sul fuoco, il tutto monta e la folla comincia ad aspettare minacciosamente la mente sopraffina che ha parcheggiato bloccando tutti; per fortuna la maggior parte delle volte arriva una signora con le buste della spesa e tutta affannata si scusa con tutti rimuovendo velocemente l'auto, ma prima o poi qualcuno un paio di sganassoni se li prende sicuri!!TiBeT LiBeRo!!

giovedì 20 marzo 2008

Belato del giovedi mattina


Rieccoci qui dopo tanto tempo, purtroppo non ci sono buone notizie, almeno nel panorama politico planetario; in Tibet è in atto una repressione sanguinaria e spietata da parte della DITTATURA CINESE ma la cosa più grave è l'indifferenza delle cosiddette democrazie civili come ad esempio la nostra; tutti condannano le violenze ma nessuno fa niente o si azzarda ad opporsi fermamente a queste azioni di guerra contro la popolazione civile, purtroppo anche questa volta le ragioni della convivenza pacifica non collimano con i grandi interessi economici che tengono il pianeta per le palle. Leggendo i giornali cerco di capire quale possa essere la soluzione giusta per questo paese alle prese con l'enorme macchina repressiva che è la Cina, ma non vedo altra strada che non sia l'indipendenza; il nostro ministro degli esteri lascia delle dichiarazioni francamente imbarazzanti nei confronti di questa repressione che vede il sistematico abbattimento dei più elementari e fondamentali diritti dell'uomo; purtroppo questa strada di tolleranza è percorsa sempre al contrario ovvero verso i carnefici e mai verso le vittime. Il resto del mondo ovviamente è sempre "distratto" dalla crisi economica americana o dal ciclo in ritardo di Carla Bruni, ogni pseudo notizia è buona per non pensare o far pensare a quello che realmente ci circonda. Per esempio in pochi hanno recepito il fatto che in questi giorni il conflitto in Irak compie ben cinque anni , sfido chiunque a dirmi cosa sta realmente succedendo in quella parte del medioriente e soprattutto cosa è stato fatto in questi anni per la popolazione irachena, al di là delle quindici o più basi militari statunitensi costruite in un territorio straniero; quando lo zio Sam sbarcò laggiù ricordo chiaramente che le intenzioni erano altre tipo eliminazione delle armi di distruzione di massa (mai trovate), esportazione della democrazia, liberazione del popolo dalla dittatura di Saddam, ricostruzione, sviluppo ma soprattutto PACE. Invece il triste bilancio di questo lustro bellico è ben altro e purtroppo è impossibile dire che sia sotto gli occhi di tutti.
Basta, mi sto rovinando il giovedi mattina e questo proprio non mi va, mi sento impotente di fronte a queste storie che sono al di sopra di tutto e tutti, forse ho travalicato il ruolo standard di elettore-consumatore-ipnotizzato quindi è meglio che torni nel recinto con gli altri circa 4-5miliardi di ovini!! Pace a tutti. TIBET LIBERO

venerdì 25 gennaio 2008

Da punto a capo....

Eccoci qua dopo tanto tempo, mi ero ripromesso di non dare tanto spazio alla politica in questo blog, ma è paticamente impossibile in un paese come "l'itaglia"!!Un paese di ignoranti e pecoroni che sanno solo starsene col culo davanti alla televisione a vedere Buona Domenica e dire di si a tutto quello che esce dalla bocca di qualche religioso-pedofilo-moralizzatore. Ieri è caduto il governo, che non è mai stato un grande governo (grazie alla legge porcata e politici stanchi), e a palazzo Madama si è brindato con champagne e grasse risate. Che scena! Ma tanto è inutile stare qui a misurare lo sdegno dei cittadini nei confronti di questa classe, sarebbe utile invece pensare seriamnete sul CHE FARE ORA?