venerdì 21 novembre 2008
Follia illuminante
Leggo da repubblica.it una notizia bella tosta. Un commercialista di Verona ammazza a pistolettate la moglie e i tre figlioletti, rispettivamente di 9, 6 e 3 anni. La moglie era un avvocato, lui un commercialista; certo che non c'è mai fine alla follia umana. Uno pensa che sia il quadro perfetto della famiglia perfetta e invece... Penso sia una situazione difficile da mettere a fuoco, si insomma, niente problemi finanziari (immagino), figli a volontà, una posizione sociale rispettabile e magari la soddisfazione di essersi tolti qualche sfizio nella vita. Notizia di cronaca a parte, questo è un classico esempio dell'illusione sociale della felicità; mi spiego. In tutte le pubblicità, giornali, programmi tv, ecc., ecc., si cerca di far passare la vera felicità nell'immagine di quella che qualche giorno fa era la famiglia mediaticamente più felice del mondo. Purtroppo, però, ogni tanto succede qualcosa che ci riporta sulla terra, quella vera, quella che gira intorno al sole, ma a volte gira come cazzo gli pare; ma questa è un'altra storia. Ogni tanto c'è qualcuno che, sorprendendo il mondo intero, compie delle azioni che appaiono inspiegabili. Appaiono, infatti. Ma perché un uomo che tutti reputano felice lo debba essere veramente? Oggi quello che la gente vede, pensa. La vita non è mai quella che troviamo tutti i giorni sotto i nostri occhi, a volte scambiare due chiacchiere con qualcuno può essere molto più illuminante che giudicare o pensare di sapere, solo perché si è in grado di etichettare una persona per come si mostra al mondo. Chissà quante persone hanno sperato di essere ed avere una famiglia come quella che ieri sera è scomparsa in cinque minuti.
Volendo trarne qualcosa da questa brutta storia, potrei vederla così: una pensa che la vita felice sia sempre quella degli altri, poi invece quando ti rendi conto che siamo tutti indistintamente candidati ad un possibile ruolo da protagonista in una mattanza assurda, magari pensi che poi la tua non è così schifosa e che un altro minuto impiegato a lamentarsi sarebbe comunque un minuto sprecato. Quindi mi sembra ovvio smetterla di piangersi addosso e capire che uno può essere felice anche se sembra l'ultimo stronzo.
Citazione del giorno: "Il primo passo verso la follia è credersi saggio" (Fernando de Rojas)
lunedì 17 novembre 2008
Ora solare
Finalmente rimetto piede in questo luogo recondito. Anche oggi è una giornata grigia, infatti da quando è entrata questa minchia di ora solare mi sta incasinando tutto. Le giornate finiscono generalmente verso le cinque, tra poco arriverà anche il freddo glaciale del'inverno e tutti noi dovremo presto avvolgerci nei piumoni sotto le lenzuola. Ecco, forse questa è l'unica immagine idilliaca dei prossimi mesi. Certo non si può neanche dimenticare l'imminente arrivo del natale, che tra l'altro quest'anno sarà molto interessante per chi fa un lavoro dipendente in quanto cadrà di giovedì e, calendario alla mano, è il giorno più proficuo perché garantirà almeno quattro giorni di vacanze filate. Ultimamente sto abbastanza impicciato con tutta una serie di situazioni più o meno spinose. Oggi non ho voglia di scrivere, di parlare e di pensare; mi dispiace particolarmente per un paio di persone che non sento da un po' di tempo!Ehi, ma ci siete?! Poi, come se non bastasse, sono molto combattuto su un punto cruciale della mia vita. Passo e chiudo.
La citazione del giorno è molto classica...
"Chiunque è incline a piangere con l'infelice; ma il morso del dolore non gli penetra fino nell'infinito;
così, per mostrare di gioire con chi è felice,
sforza il suo volto che fa resistenza al sorriso" Eschilo.
giovedì 16 ottobre 2008
Questa vita
Che giornatina, ancora non l'ho ben focalizzata, ma ad occhio e croce visto il grigiore del cielo, non promette niente di buono. Ah, che bello, stanno passando i Pink Floyd su Lifegate, certo alle dieci di mattina questo ritmo psichedelico e così carico di virtuosismi mi sembra un po' pesantino; ma fa sempre bene ripassare! Quanti ricordi, non saprei dire a quale album dei Pink sia più legato, Whish you...The Wall oppure The dark side...insomma la scelta è ampia e i ricordi pure. Forse è difficile trovare qualcosa che abbia la stessa potenza di una canzone nel catapultarti all'istante preciso in cui, senza rendertene conto, proprio quel pezzo ha preso un posto preciso nella colonna sonora della tua vita e ha segnato per sempre quell'attimo o un periodo intero. A volte a riempire la mia testa di musica e sogni era proprio un album intero; per esempio uno dei miei più grandi amori (seconda media) rivive costantemente nell'album di Ligabue "coltelli, lambrusco e popcorn", certo non sarà Zappa o i Beattles, ma per me il solo riascoltare anche per caso uno solo di quei pezzi mi manda in una sorta di trans che mi fa rivivere non solo il passato attraverso immagini e volti, ma riporta nel mio cuore precise sensazioni che, a distanza di anni, non sono cambiate di un millimetro. Ecco , questa è una delle magie della musica, anche qualcosa che non sia eccezionale, e magari per qualcuno fa anche cagare, rappresenta al di là della bellezza o raffinatezza dei pezzi, un ricordo unico e personalissimo; un angolo in un cassetto della memoria che porta con se emozioni talmente forti che ti fanno sobbalzare dalla sedia e ti ricordano quanto è importante essere vivi in questa vita. Mamma mia, oggi sono proprio un sentimentalista positivo affamato di ottimismo, chissà perchè? forse è la presenza di questo pallido sole che timidamente si sta affacciando in un cielo plumbeo e senza senso; è bastato davvero così poco per farmi felice? Bhè, forse si, e mi sto godendo questo momento gentilmente offerto da me stesso e dal buon umore che per il momento ho. Comunque una ragione c'è.
La citazione di oggi è del festeggiato del giorno cioè Oscar Wilde (16 ottobre 1854) "I piaceri semplici sono l'ultimo rifugio della gente complicata"
mercoledì 8 ottobre 2008
Breve intro..
Serata strana, un po' così, un po' nera; niente di preoccupante, anzi quasi rilassata forse anche grazie ad un po' di buona musica e quando dico buona musica intendo un po' di reggae serio e fuori dai soliti schemi. È abbastanza presto, dovrei sentire la ragazza ma niente, so' che è incazzata per via di questa mia mezza depressione che ormai già da qualche tempo mi sta angosciando; anzi ora ho anche la paranoia dei capelli che cadono!Insomma, come dicevo, serata strana. Ho finito da poco di cenare, ho appena concluso una discussione assurda con mia madre sui processi dello psiconano, per cui non potete immaginarvi che palle, robba da farsi venire un infarto secco a tavola. E mio padre in tutto ciò neanche c'era! Vabbè, politica a parte vorrei fare un brindisi in onore del grande giu che se ne è andato a riflettere lontano (bravo!). Ora c'è il top, ovvero Peter Tosh con "Equal right", approposito sto leggendo "Perché ci odiano" di Paolo Barnard, in sintesi le ragioni dell'"odio" degli arabi nei confronti del cosiddetto mondo libero (noi(dice)). Un libro che già a pagina 57 ho capito che mi scatenerà ulteriori scleri e un sacco di discussioni. Cazzo, ha ragione d.figa, mi arrabbio troppo per tutte queste storie, forse dovrei "prendere le distanze" e rassegnarmi alla realtà-ilmonofacagare-dei fatti!?!
Altra bella storia: Alika "noche de conciencia", mi raccomando tenete tutto a mente che queste sono chicche....certo è vero una roba del genere avrebbe bisogno di un accompagno speciale. Come un' ottima carne che deve essere accompagnata da un vino altrettanto eccellente!Quindi, per gli specialisti dell'ambient è tutto chiaro; tra l'altro a tavola ho degustato, insieme alla cernia, un ottimo Chardonnay (scusa d.figa se non so' dire altro sul vino!), per cui mi sembra che vada tutto bene. Stasera non so che fare, per il momento ho trovato rifugio in questo angolo di salotto dal quale scambiare quattro chiacchiere, meglio di niente. Però dovrei, come al solito andare da qualche parte e non ne ho voglia. Ultimamente ho fatto un sacco di cose con un sacco di gente, vedi matrimonio, regali, cazzi, serenata, addio al celibato, addio ad un sacco di soldi, ecc., ecc..ergo non so se ce la farò anche stasera a fare la mia parte, e non so se mi spiego. Comunque, per fortuna, mi viene sempre in soccorso la grande "Let it be" con relativa Madre Maria e tutto passa..notte.
martedì 7 ottobre 2008
Cronaca di un arrivederci annunciato
Una volta avevo un amico, con lui ho condiviso molto e attraversato insieme molte fasi della vita.
La citazione dei giorno è di Kahlil Gibran "Amico mio, tu e io rimarremo estranei alla vita, e l'uno all'altro, e ognuno a se stesso, fino al giorno in cui tu parlerai ed io ti ascolterò, ritenendo che la tua voce sia la mia voce: e quando starò ritto dinanzi a te pensando di star ritto dinanzi ad uno specchio"
lunedì 6 ottobre 2008
Piccola riflessione
Questa mattina quando ho messo il naso fuori casa ho realizzato che stava piovendo per cui ho iniziato la giornata con un mesto dietro front per cambiare scarpe e giacca. Appuntamento per le dieci zona prati, quindi partenza non più tardi delle 8.40!che per me è l’alba dei tempi…Viaggio discreto, con mia sorella, traffico quanto basta per non arrivare addirittura in anticipo. Giornata tranquilla se non fosse per i soliti problemini finanziari che ormai mi porto dietro da qualche mese e che mi tormentano costantemente; niente di pesante se paragonato a chi perde il lavoro così, di punto in bianco, tanto perché ai piani alti è successo qualche casino e magari ha anche un mutuo e/o dei figli da mantenere; ecco se mi trovassi in una situazione del genere non saprei proprio che cazzo fare! Ultimamente ho letto molto e tra i vari volti noti vorrei rispolverare” Mille splendidi soli” di Hosseini (quello del cacciatore di aquiloni), un romanzo che non mi ha lasciato tregua per la sua bellezza ma soprattutto per la semplicità con la quale racconta la tragica vita di tre donne in Afganistan; esistenze al limite della sopportazione umana ma vissute con enorme dignità e forza; uno spaccato della storia moderna di questo paese che dagli inizi dello scorso secolo ha conosciuto enormi ingiustizie e violenze. Molto bello, mi ha fatto sognare e riflettere su tante cose come ad esempio sul fatto che per noi determinati valori siano totalmente acquisiti e per questo non è più necessario conquistarseli; niente di più sbagliato, solo con la consapevolezza degli sforzi e delle sofferenze che ci hanno permesso di vivere in questo benessere possiamo realmente apprezzare le nostre libertà sotto ogni aspetto e forma. La via per un’esistenza pacifica tra i popoli è sicuramente qualcosa di grande e lontano ma non un’utopia e sotto questo aspetto dovremmo tutti fare la nostra parte cercando sempre la verità nei fatti ma soprattutto i perché; anche se può sembrare difficile abbiamo molti strumenti (la rete soprattutto) in mano per cercare di vedere oltre quello che ci raccontano o vogliono farci credere.
In questa chiave vorrei segnalarvi un sito molto carino in cui paradossalmente la stampa estera racconta quello che accade in Italia molto meglio dei dipendenti-pseudogiornalisti che ci vivono.
http://italiadallestero.info/.
La citazione del giorno è di uno dei più grandi intellettuali del mondo Pier Paolo Pasolini :
Io so questo: che chi pretende la libertà, poi non sa cosa farsene.
giovedì 2 ottobre 2008
Matrimoni spa
Sono giorni di frenesia, ho un matrimonio imminente e devo fare il testimone dello sposo. Odio i matrimoni, perché tirano fuori il peggio dalle persone, cioè ma chi se l’aspettava tutta questa mania per la tradizione e i dettagli stupidi. Lo sposo che convolerà a nozze è uno dei più noti bestemmiatori e anticristo della zona, non ce lo vedo proprio mentre si sorbetta la filippica dalla durata record in arrivo e pagherei per sapere cosa pensa mentre le diverse scene idilliache evocate dal parroco si materializzano nella sua immaginazione. Che palle, chissà quanti cazzo di sorrisi da contratto mi toccherà fare oppure quante cose stupide mi toccherà fare perché è previsto che il testimone dello sposo…bla,bla,bla, non ce la faccio! Preferirei una bella festa nel giardino di qualche villa, con molti invitati (pochi parenti e molti amici), prezzi umani, vestiti decentemente, buona musica, magari una piscina che si possa utilizzare e non solo guardare per poi dire “fiiico, la piscina!”, regali sensati e sentiti e poi soprattutto vaffanculo al prete. Sono sicuro al 100x100 che mi toccherà rispondere a domande del tipo “ …e voi, quand’è che ci pensate??”, anche questo è un aspetto abbastanza inquietante, anzi quasi pericoloso, perché ogni volta che torno da un matrimonio e ripenso a tutto quello che ho passato non ho alcuna intenzione di sposarmi, anche se devo dire che in questi ragionamenti sono sempre un po’ preso da i fumi dell’alcol; ecco almeno questo sarà un aspetto positivo, cioè per me i matrimoni sono sempre un ottima fonte di beveraggio e torno sempre abbastanza pisto e contento (certo non come i falò, per i quali a volte non si torna proprio). In conclusione sono contento che un mio amico sia contento e devo dire che mi fa anche un certo effetto vedere che le persone intorno a me crescono mentre io non ci penso proprio,cazzo.
sabato 20 settembre 2008
Estate
Siamo arrivati, la fine dell'estate è arrivata, anzi se devo essere sincero me la sento già alle spalle. Sono stati un paio di mesi interessanti, quanto meno diversi dal torpore ovattato dell'inverno; ho fatto tante cose, alcune buone, altre cattive; mi sono ubriacato a livelli da allarme sociale ma sono sempre tornato a casa (quasi) tutto intero, ho fatto delle conoscenze molto interessanti, mi sono ammazzato dalle risate sparando serie interminabili di stronzare h/24 con il grande d.figa, che è il top; ho riempito lo stomaco fino all'impossibile durante le mitiche serate Boris per poi ritrovarmi in palestra a spaccarmi il culo, ho caratterizzato alcuni minuti di ilarità con le mie "cadute di stile" (ciao ale), ho maturato un certo odio nei confronti della chiesa attraverso il continuo e sgradevole uso di bestemmie, ho rafforzato la distanza con l'ambiente spiaggia/bagnanti, ho trascorso un sacco di tempo guardando il cielo e chiedendomi come mai fosse fosse così difficile organizzare un falò, mi sono imbattuto per caso nel mitico Jhon Fante (ringrazio il tizio della bancarella) il quale si accoda in scia al grande padre charles, ho fumato come la scimmia della barza (per chi la conosce), ho goduto della compagnia di tanti amici che non vedevo da circa dieci anni e devo dire che in alcuni casi non è stato poi così facile e naturale, ho trascorso una settimana bellissima in montagna facendo passeggiate assurde in posti da sogno, ho scoperto un po' di nuove canzoni che mi piacciono, sono stato rimorchiato e ci siamo usati, ho pensato tante volte che avrei dovuto darmi una regolata (sempre dopo però!), ho dormito sul divano di Giu, ho preso in braccio un cane per evitare che si sfracellasse, ho visto la disperazione e l'orrore provocati dai russi in Georgia, ho mangiato cose che non mi piacciono tanto per non dire "non mi piace questo non lo mangio", ho cercato tra le macchine parcheggiate sotto casa quella rossa del figlio di puttana che ha graffiato la mia, abbiamo bevuto quattro bottiglie di frascati superiore da 13° in tre, ho perduto l'unico vero micio che abbia mai amato e questo mi ha distrutto tipo mi faceva male la fronte per aver pianto troppo, ho deluso più di una persona e mi dispiace, ho compiuto trent'anni ma non è stato un bel giorno, insomma grosso modo questo è quello che mi è successo.
Certo ci sarebbe un elenco altrettanto lungo per le cose che avrei voluto fare ma non mi sembra il caso di mettere il dito nella piaga visto che dovremmo comunque parlare di rimorsi, e non è bello. Non voglio rovinarmi il ricordo di quest'estate, anzi vorrei chiudere gli occhi e abbandonarmi, appagando tutti i miei sensi con gli odori, i sapori, la persone e il calore che hanno fatto parte di tutto questo, un periodo breve ma intenso in cui sono bastati piccoli particolari apparentemente ininfluenti per cambiare a volte il corso delle cose ed è questa la magia che mi ha stregato.
La canzone del giorno è di Elija Prophet "Piece of Ganjia"
martedì 5 agosto 2008
Ora d'aria
Finalmente si ritorna su questo benedetto blog, mi dispiace averlo lasciato un po’ da parte in quest’ultimo periodo ma è pur vero che se non ho avuto il tempo di aggiornarlo mi sono successe tante cose da raccontare, o semplicemente archiviare nella mente. Oggi sono di nuovo pensieroso e incazzato per diversi motivi; purtroppo mi piacerebbe avere la stessa enfasi nel raccontare le cose belle che ho intorno, ma penso sia naturale che certe storie creino più la necessità di uno sfogo che una semplice constatazione di uno stato d’animo. Un’emozione intensa e positiva che possa scaturire da una qualsiasi situazione sicuramente mi porta ad essere allegro e spensierato, magari felice, ma è difficile che il giorno dopo senta il bisogno di esternare questo sentimento attraverso una fitta e incazzata battitura su questi tasti vecchi di un secolo, si insomma, sentire il bisogno di riempire questo spazio bianco con tutto quello che si ha dentro.
Normalmente me la prendo con qualcuno, a volte lo faccio capire a volte no, ma c’è sempre una persona o una situazione che funge da detonatore portandomi alle note esternazioni che mi contraddistinguono nel mondo dei cinici e degli amici; per una volta non punterò il dito contro nessuno, non mi va di stare lì, sugli spalti ad inveire contro il cristiano di turno che viene sbranato dai leoni; oggi vorrei che tutti sapessero i perché delle mie giornate storte, come se in mano avessi un microfono attraverso il quale estendere il mio messaggio a chiunque abbia voglia di ascoltarlo. Ovviamente me la prenderò non con qualcuno ma con tutti quelli che causano questi squilibri d’umore (o forse ci penso troppo?).
Sono triste e incazzato per tutti quelli che mi scaricano addosso i loro problemi, per chi ti sorride perché sembra che ce l’abbia scritto sul contratto, per chi non ti manda a cagare quando te lo meriti, per chi vorrebbe farti fare cose che non vuoi, per chi ti chiede un consiglio e poi scopri che già sapeva tutto lui, per quelli che imboccano gli incroci contromano, per chi urla anche quando non ce ne motivo, per chi mentre parla ti sta sempre a toccare per avere la tua attenzione (cazzo, sto qua!), per chi parcheggia a cazzo in mezzo alla strada perché non gli va di cercare un posto, per chi butta le cose per terra e sporca, per chi ogni volta si riprende il tuo numero e poi scopre che ce l’ha già, per chi guida pensando di essere solo sulla strada, per chi parla, parla e poi non combina niente, per chi fa le cose per prassi anche quando è amicizia, per chi parla di cose che non conosce, per chi pensa che la sua condotta di vita debba essere un modello per la civiltà moderna, per chi dice “e vabbè è così!”, per chi non crede negli altri, per chi dice “per sempre”, per quelli che pensano che certe cose a loro non capiteranno mai, per chi vive per se stesso e basta, per chi vuole che gli risolvi i problemi, per chi non parla quando invece dovrebbe farlo, per quelli che creano dei post troppo lunghi….
La citazione del giorno è di uno dei miei preferiti,
«Umanità, mi stai sul cazzo da sempre». Ecco il mio motto. Charles Bukowski
La canzone dl giorno è
giovedì 12 giugno 2008
amici....
Oggi vorrei dare sfogo a un paio di cosette che mi porto dentro ormai da una settimanella circa; un leggero senso di schifo mi pervade nel constatare, ormai quasi matematicamente, l’ipocrisia che aleggia tra le buone intenzioni e la superficialità di alcune persone che affollano la mia vita. Ultimamente mi guardo intorno e sento che ad ogni passo c’è qualcosa che mi segue con estenuante insistenza, come un fiato sul collo che non ti lascia vivere sereno e ti accompagna in qualsiasi attività durante la giornata; una presenza che potrebbe dissolversi alla velocità della luce con una buona dose (consigliata sempre) di sana indifferenza o magari con una semplice scrollata di spalle, invece per i cretini come me, costituisce un fastidioso e prolungato esame di coscienza con tutti gli annessi e connessi (deformazione prof.). Ora, precisiamo subito che non mi piacciono tanto le analisi approfondite dell’essere umano, specialmente se l’essere in questione sono io, quindi ribadisco fortemente il disagio provocato in me da tutta questa assurda storia. Chi mi conosce sa quanto sono legato alle persone che hanno il permesso di entrare nel mio “cerchio della fiducia”, in questo micro club dove posso dare le spalle a chiunque senza avere paura, una piccola cerchia di persone che possono influire sui tuoi umori e renderti la vita migliore di quello che è, un clan (il mio) in cui per esserci devi guadagnarti la fiducia e per restarci lo devi dimostrare nel tempo. A queste persone voglio molto bene, mi fanno capire spesso l’importanza di non essere soli, di non rimanere con la testa tra le mani quando tutto sembra andare a puttane; uno scoglio in mezzo al mare sul quale approdare durante le tempeste quando ti senti sfinito e combattere contro il destino sembra inutile, un vero e proprio punto fermo del quale difficilmente potrei fare a meno nel corso della vita. Proprio in questi giorni sono stato infastidito da una mosca che ha cominciato a ronzarmi intorno, un insetto molto inutile, sporco e soprattutto insopportabile ma in questo caso aggiungerei anche ipocrita e fuori luogo, perché purtroppo la mosca in questione parla anche! Come tutti gli insetti all’inizio sembra una cosa da niente e proprio in questo sta la loro forza, ma col passare dei giorni questo ronzio continua trasformando un’inutile sequenza di rumori in una vera e propria filippica sull’amicizia fraterna. Normalmente non lascio rovinarmi le giornate da cose stupide o poco intelligenti ma con l’andare delle ore e il cervello sempre in cerca di qualche input da analizzare, mi sono ritrovato con dei dubbi che poco avevano a che fare con l’amicizia, la ragione o appunto la fratellanza; ho passato anche qualche ora cercando delle giustificazioni al mio operato ma del tutto ininfluenti con la natura dei problemi che la mosca mi poneva incessantemente, quindi in pochi minuti ho realizzato che mi stavo solo suggestionando, che tutte quelle parole così cariche di responsabilità in verità non erano riferite a me, ma a pensarci bene alla mosca stessa; e ho detto tutto. Mi dispiace per il destinatario di tante attenzioni ma è pur vero che ognuno nella vita ha quello che si merita, non so se è bene o male ma in questo mondo spesso (quasi mai) si riceve quello che uno dà per cui non c’è da lamentarsi; l’unica remora viene dal fatto che come al solito la gente si sveglia quando ormai la musica è finita e il pubblico ormai ha sgomberato a un pezzo, siamo tutti bravi nel vedere il pericolo quando è stato scampato ma è molto difficile accorgersene preventivamente, ma non penso sia impossibile basta la voglia di farlo e tanta pazienza. A tutti gli amici.
La canzone del giorno è "Mind game" del galattico J.Lennon
mercoledì 4 giugno 2008
Cinese Hot (se non fossimo gay!)
Non mi renderò mai conto di quanto sia inconsapevole delle cose che mi circondano; dinamiche strane e impercettibili tracciano linee invisibili che inconsapevolmente sostengono la struttura della nostra esistenza, una fitta ragnatela di opportunità e sguardi circondano il mio essere e senza che me ne accorga la vita mi sfugge tra le dita di una mano mentre accarezzo il vento. Diciamo che non potrei essere più chiaro nel descrivere i pensieri che mi sono ronzati nel cervello qualche giorno fa nel mio lettino dopo una serata strana.
lunedì 2 giugno 2008
Badabum cià cià! (grazie D.figa)
L'altra sera mi ha fatto piacere rincontrare e parlare con R. e M. e per questo le canzoni (oggi due) del giorno sono dedicate a loro, baci baci. "Lonely day" dei Phantom Planet, "The man in me" del mitico Bob Dylan.
La citazione è di Hemingway "Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena di lottare."
lunedì 26 maggio 2008
Free as a bird!
Anche oggi sono qui di fronte al monitor e tra una cosa e l'altra penso....
C'è un mio grande amico, e quando (io) dico grande amico vuol dire in tutti i sensi, che per una serie di motivi che ora non sto qui a spiegare, si è trovato in questa nuova fase della vita che non esiterei a definire stupenda! Lasciato dalla ragazza per ragioni non chiare, dopo anni di vita (i migliori) passati ingabbiato in storie epiche, sta per affrontare delle prove molto dure che avranno il compito di tracciare i tratti somatici definitivi del proprio essere, una sfida importante da affrontare con il massimo impegno per prendere dalla vita quello che si desidera e non "spizzicare" e accontentarsi di "quello che passa il convento". Sono convinto che i cambiamenti siano positivi a priori e che il carattere in queste situazioni faccia la differenza; conosco gente che dopo aver perso qualcuno di importante non ha più trovato la via di casa, persa in pensieri a senso unico e senza uscita, continuamente in crisi per qualcosa che non c'è più e che sembri occupare più spazio di quando effettivamente c'era, oppure dedicarsi completamente all'auto commiserazione; che tristezza, non concepisco questa perdita di tempo clamorosa e sterile. Invece per quanto riguarda l'amico in questione, se devo essere sincero provo una punta d'invidia, sono sicuro che si godrà questi momenti unici della giovinezza, avere la propria esistenza in mano ed essere liberi da vincoli o pesi inutili, prendere le giornate come vengono e conquistarsi ogni momento di felicità, decidere ogni istante come impiegare il proprio tempo e magari scoprire nuove qualità in se stessi. Cercare quell'equilibrio che sembrava impossibile per sporgersi talmente tanto dal treno della vita e afferrare tutte le opportunità che quotidianamente sfioriamo nel nostro cammino, ecco forse questa è la metafora giusta che rende chiaro il mio pensiero; è strano ma mi sento preso da questa storia perché davanti a me non mi sono trovato un rompicoglioni piagnucoloso ma bensì qualcuno che aveva ben chiaro cosa si era perso in questi anni, una persona che ha saputo affrontare le difficoltà con il sorriso sulle labbra e magari qualche crampo al cuore, ma che non ha mai perso di vista la persona più importante ovvero se stesso.
La citazione del giorno è di un capoccione doc, Rousseau:
"Prendi la direzione opposta all'abitudine e quasi sempre farai bene."
La canzone del giorno è "66 (Diabolus in musica)" dei Linea77 feat Subsonica.
venerdì 23 maggio 2008
Quando la natura chiama.....
Il mercato è sempre il mercato......lo so, in passato già ne ho parlato e con toni non proprio positivi e visto che non mi piacciono le cose ridondati ne approfitto per mostrarvelo sotto un'altra luce. Non ho mai capito perché le donne ma più specificatamente le signore si "acchittano" per passeggiare tra le bancarelle che ogni venerdì si presentano qui davanti; il punto è che non siamo a via del corso quindi di signore sistemate in giro non se ne vedono tutti i giorni, dunque appena c'è un cambiamento nell'aria anche il peggiore dei distratti se ne accorgerebbe.
Non so bene come dire ma è proprio dura resistere tutti i venerdì a questo passaggio di tette e culi che ti scombussola un po' tutto! Comunque non è tutto oro quel che luccica infatti guardando un po' più attentamente escono fuori le magagne di queste famigerate signore; in poche sanno camminare sui tacchi (scarpetta comoda per il mercato), alcune si mettono delle magliette talmente aderenti che insieme alle tette grosse si vedono anche dei bei rotoloni, la maggior parte si trucca come una bagascia e quando parlano poi....non aggiungo altro. Certo questo potrebbe sembrare uno scenario al quanto decadente, un po' è così e lo ammetto, però queste signore mi scatenano dei pensieri che hanno poco a che fare con lo stile e la grazie di cui parlavo prima; lo so, noi maschietti siamo fatti così, se qualcosa ci "tira" siamo capaci di passare sopra a (quasi) tutto, siamo fatti così non ci sono storie, a volte per noi (per me) il cervello serve solo per filtrare o assecondare le richieste del nostro principale organo. Siamo (sono) proprio dei cavernicoli ed è per questo che ci meritiamo una grotta e una clava come unici mezzi di sostentamento. Post breve ma intenso!
La citazione del giorno è farina del sacco di uno dei miei preferiti in materia di goduria della vita...Henry Miller
"La critica onesta non significa nulla: quello che uno vuole è la passione sfrenata, il fuoco per il fuoco." ...oppure....."Il sesso è uno dei nove motivi per reincarnarsi... gli altri otto sono ininfluenti"
La canzone del giorno è di Aberto Griso "e nun ce vojo stà"
lunedì 19 maggio 2008
La solita stronzata
Rieccoci, siamo alle solite! Eppure è più forte di me, non ci riesco proprio a starmene zitto e calmo in un angolino, ho sempre qualcosa che non mi va e che devo assolutamente esternare (lo so sono un rompicoglioni, e me ne vanto). Il sasso che vorrei lanciare oggi nello stagno dei benpensanti "l'ho trovato" per caso tra le pagine (virtuali) di La Repubblica.it; mentre scorrevo tra i soliti titoli e qualche notizia di serie B mi sono imbattuto in questo articoletto. Purtroppo anche questa volta c'è un "vecchio" teoricamente saggio che non sa proprio un cazzo su determinati argomenti e puntualmente si scandalizza, rimane indignato, si guarda intorno pensando di trovarsi in una gabbia di matti!! Me lo immagino, tutto orgoglioso del suo stile di vita salutista mentre ti guarda dall'alto in basso pensando con disprezzo a noi poveri tossici ultimi della società; le persone che scrivono queste cose hanno solo una visione distorta di certe realtà, tutta basata solo sulle proprie esperienze di vita (che ovviamente non comprendono le sataniche canne) e ancora peggio "per sentito dire", ma la cosa assolutamente grave è che si mettono in cattedra dettando a tutti le regole da seguire per un'ottima condotta di vita. Quello che ho letto non era assolutamente un monito per le giovani generazioni ma solo l'ennesima caccia alle streghe che si commenta da sola, ma come si fa a dire che le canne siano il passaggio obbligato per le droghe pesanti?!?Questa è pura fantasia, è come dire che la patente è il primo passo verso le stragi del sabato sera o per l'alcolismo! Sono assurdità clamorose che trovano spazio d'interesse e credito solo nelle menti degli stolti e degli ignoranti; tutto quello di cui parlo è frutto delle mie esperienze e non mi sognerei mai di aprire bocca e soprattutto sputare sentenze su questioni di cui non disponga delle informazioni necessarie. Posso capire farsi venire dei dubbi, essere perplessi, ma non condivido proprio l'affermazione di tesi esatte, pretenziose e FALSE. Io dal canto mio posso solo dire che la maggior parte delle cazzate (come ad esempio passare alle droghe pesanti) che i famigerati giovani fanno sono per una grande percentuale determinate dalle compagnie che si frequentano e che si scelgono di frequentare, quindi nessuno ad un certo punto impazzisce e comincia a bucarsi o a tirare di tutto con il naso, ma semplicemente lo decide e sceglie intorno a se le persone che gli rendono questa strada il più breve possibile. Possiamo parlare all'infinito dei messaggi positivi che la società ha l'obbligo di dare alle generazioni future, ma sarebbe bello confrontarci tutti allo stesso livello, portando alla luce le proprie esperienze senza essere criminalizzato o peggio ancora arrestati!Bhè, per oggi mi sembra tutto, anzi no, manca la necessaria citazione...
"Nessuna conoscenza umana può prescindere dall'esperienza." Locke.
La canzone del giorno è "Remedios" di Gabriella Ferri.
lunedì 12 maggio 2008
Forza Marco!
Ho appena ricevuto una notizia del cazzo e non sono in vena di canzoni....
mercoledì 7 maggio 2008
Dear xxx
Quello che è stato è stato, il tempo trascorso da quelle notti infinite è andato lontano perdendosi nella memoria così come lo sguardo assorto di un viso triste mi fa perdere il senso di ciò che mi circonda. Uno strano senso ironico nelle sue parole hanno messo le ali ai miei pensieri e in pochi secondi cambiato la mia vita, dal grigio del cemento è spuntato prepotente un piccolo fiore che ha dato luce ad infiniti spazi. Proprio quando affidavo la mia vita ad un freddo calcolo matematico ho provato l'ebrezza di un dolce caos governato solo dai battiti del cuore, una calda pellicola ha avvolto i miei pensieri portandomi lontano da ogni sofferenza. Un solo battito di ciglia è trascorso per separati dal resto della gente, mille secoli passeranno per scalfire il ricordo di quell'attimo e un tempo ancor più indefinito è ostaggio di una memoria oggi così lontana. Negherò tutto sul banco degli imputati ma mai di aver vissuto così intensamente quei momenti di passione e desiderio in cui tutto girava forte per poi lasciarti esausto e senza respiro; solo oggi siamo così convinti che nulla è accaduto e tutto è ancora da vivere. Solo una musica fedele è la compagna di viaggio che in questo momento mi sta traghettando fuori da questa storia mentre gli ultimi passi prima di sparire del tutto lasceranno un eco profondo nel mio cuore.
Song: Amy whinehouse "Love is a losing game"
Perchè aspettare?
Oggi grande doppia citazione sempre di Moravia, la prima è dedicata con affetto a D.figa.
"Quando si agisce è segno che ci si aveva pensato prima: l'azione è come il verde di certe piante che spunta appena sopra la terra, ma provate a tirare e vedrete che radici profonde"
"Vedi, non c'è coraggio e non c'è paura... ci sono soltanto coscienza e incoscienza... la coscienza è paura, l'incoscienza è coraggio"
La canzone del giorno è "Vedi cara" di Guccini.
lunedì 21 aprile 2008
Inizio (e fine) settimana
infatti a forza di salvare e modificare da Lunedì siamo a Giovedi!questa è la citazione del giorno:
"..capisci che se mettete in primo piano la ghigliottina e con tanto entusiasmo è semplicemente perché tagliar teste è la cosa più facile, mentre avere un'idea è la più difficile!" Dostoevskij da I Demoni. La canzone del giorno è "Tonight, tonight" The Smashing Pumpkins
giovedì 10 aprile 2008
Caro Charles
se oggi fossi vivo ti schiferesti ancora di più guardando fuori dalla finestra di qualche stanza presa in affitto e riempita dalle tue molli carni da ubriacone; ti renderesti subito conto che quello che hai lasciato una decina di anni fa è un mondo ancora più marcio e cattivo, un carnaio di gente dove si scalcia continuamente sulle teste degli altri per evitare di finire nei denti del tritacarne dell'esistenza. Ti immagino mentre in canottiera e mutande prendi il tuo sigaro da pochi cents e subito dopo l'ennesima ingollata aspiri intensamente scatenando in te un veloce rigurgito subito soppresso, segno che la vita è ancora lì, arrabbiata con te; penso alle tue serate al buio, alla finestre aperte anche quando piove e tu sdraiato sul letto che capti i rumori della tua Los Angeles fatta di gente fredda, troie alcolizzate, cinquantenni culone che ti piacciono tanto, bar pezzenti in quartieri infetti, di padroni duri che si sfogano sui poveracci e tu con il tuo nasone irregolare annusi l'ennesima ventata di merda che passa per la tua stanza. E si, se ancora fossi qui lo so io cosa direste ai capoccioni che comandano il mondo squallido che ci circonda, il tuo sarebbe un duro giudizio su questa società becera e ignorante, dove in pochi sanno chi è Celine ma tutti hanno la pretesa di ignorarlo; hai preso un sacco di colpi bassi nella vita e ognuno ti ha insegnato che devi tirare fuori i denti per occupare un metro quadrato nel mondo, dopo tante sofferenze hai capito che se vuoi soltanto essere te stesso allora devi prepararti a lottare per sempre. Non immagineresti neanche quanto in basso siamo caduti tutti, quanto ci vendiamo per quello che pensiamo di desiderare, quanto stiamo male con noi stessi convinti che la nostra vera identità sia un'altra, ognuno con il proprio demone nel cervello che salta fuori appena chiudi gli occhi ogni sera. Ecco, caro Charles, cosa è cambiato da quando non ci sei più, questo è quello che per tanti anni hai cercato di non vedere nella gente, nelle case, nei bar quando con la tua macchina da scrivere hai dato forma hai tuoi pensieri; hai portato il tuo essere te stesso all'apice della consapevolezza lasciando alla società i problemi di concetto relegati all'apparenza, i tuoi scritti sono la parte onesta di tutti noi ed è per questo che le tue parole mi hanno cambiato la vita.
Visto che siamo in tema e tanto per tenere fede alle precedenti dichiarazioni, questa citazione mi sembra che ci stia proprio a pennello:
"Non è vero che un uomo cambia ubriacandosi, è da sobrio che è diverso!" T. De Quincey
La canzone del giorno è Epitaph dei King Crimson (1969).
mercoledì 9 aprile 2008
Postino Infame
Oggi è una giornata nuova, diversa, c'è il sole ma tra poco pioverà, non ho grandi impegni eppure mi sento angosciato dai mille e forse inutili piccoli problemi che tutti hanno. Mi sembra una canzone di Califano in cui diceva "a volte c'è il sole e te senti in tempesta, a volte è Lunedì e te sembra festa...." , bene oggi mi sento così! A volte ti arrivano delle lettere che ti obbligano ad un esame di coscienza , a rivedere tutta la vita in pochi minuti per tirare le somme delle tua esistenza nel tempo di una sigaretta. Ebbene si, sto parlando delle tasse universitarie...cazzo. Ieri mi arriva il postino (solito ex compagno di scuola cerveterano e ovviamente inserito di diritto nel mondo del lavoro) con la sua bella faccia che mi lascia questa busta portatrice di disgrazia tra le mani, ovviamente il mio sesto senso aveva già capito tutto ma il resto della mente cercava di pensare ad altro, tipo non so: magari un po' di campagna elettorale!Invece no, erano loro, con quell'insopportabile aria da bollettino pubblicitario destinato al differenziato per direttissima. Appena ho aperto la busta i miei occhi hanno rapidamente scansionato la cifra riportata in basso a destra, visto che mi faccio qualche cannetta ho pensato che magari avevo esagerato, quindi mi sono potato vicino alla finestra per avere una maggiore illuminazione e ho di nuovo letto quell'importo assurdo degno di un'università privata; infatti di questo stiamo parlando, l'iscrizione per non usufruire di nessuno dei servizi "offerti" dall'istituzione del sapere per i prossimi sei mesi circa è di Euro 1.200/00. Qui mi sa che le cannette non me le faccio solo io, anzi direi che qualcuno ha abusato di cose un po' più pesanti!!Ok, vuoi farmi pagare di più perché sono fuori corso, perché lavoro e non ho potuto dare esami per un totale di 10 crediti in un anno, va bene capisco tutto, ma cazzo sommando la prima rata siamo oltre i millecinquecento euro, mi pare tanto per essermi collegato qualche volta al sito del mio corso. Quindi da oggi si apre ufficialmente la crisi sul "Che fare" (Lenin),
continuare cercando di aggiungere qualche carpiato al già difficile tuffo che faccio ogni mattina oppure accannare il tutto e relegare i fantastici anni dell'esperienza universitaria nella scatola dei ricordi?? Nonso! (come diceva il turco che vendeva oppio in Mediterraneo). Va bene, questo è uno dei pensieri che ho stamattina e per il momento mi basta anche perché non ho intenzione di rovinarmi ulteriormente l'esistenza visto che stasera è probabile che sia il Manchester a rovinarmela, ma ci sta anche questo. Al momento sto leggendo "Piccolo mondo antico" di Fogazzaro (molto bello) e non vedo l'ora di finirlo perché in attesa ho roba forte che spacca tipo: "mani sporche" (Gomez-Travaglio), "Guerra e pace" (Tolstoj), l'ultimo di Pennac, ecc.ecc. Ho deciso che per ogni nuovo post lascerò una citazione o una poesia perché nella storia ci sono state persone straordinarie che in poche o molte parole hanno cambiato il mondo irradiandolo di luce e lasciando a chiunque la libertà di comprenderla.
« E gli storici hanno poi addotto prove astutamente combinate, adattandole ai fatti compiuti, per dimostrare la genialità e la capacità di previsione dei condottieri, che di tutti gli strumenti involontari degli eventi mondiali erano i fattori più servili ed involontari.
Gli antichi ci hanno lasciato dei modelli di poemi eroici, nei quali gli eroi rappresentano tutto l'interesse della storia, e noi non possiamo ancora abituarci all'idea che per questa nostra epoca una storia così fatta non ha senso. » (Lev Tolstoj)
Ps
La canzone del giorno è Jamming (Bob Marley) ma non una versione qualunque, quella dal vivo nell'album "Babylon by Bus" del 1978 (si trova ovunque e-mule, youtube,ecc)
venerdì 28 marzo 2008
Il mercato del venerdi
Buon giorno a tutti, oggi è venerdì e qui dove vivo e lavoro c'è il mercato! Sembrerebbe un evento gaio e interessante ma dopo qualche anno di forzata convivenza diventa una rottura a scadenza fissa (tipo l'f24) . Quando ci sono questi "fenomeni" di aggregazione sociale la gente si impegna nel dare il peggio di se stessa, basta guardare l'immondizia che impera dopo appena qualche ora di passaggio, per non parlare della questione parcheggio, infatti i cerveterani guidano come gli arabi ovvero senza regole ne rispetto per gli altri. Proprio qui davanti c'è un passaggio riservato al residence dove vivo e puntualmente ogni cazzo di venerdì c'è un genio che parcheggia proprio sotto il cartello del divieto; qualche volta ho provato a vestire i panni del vigile e cordialmente ho invitato l'incauto testa di cazzo a spostare la macchina facendogli notare il parcheggio impossibile appena effettuato, risultato: o ti mandano a cagare oppure se insisti scatta il contatto fisico! e questo vale per tutti i sessi. A questo punto cominciano ad ammassarsi macchine in attesa di entrare ed altre in attesa per uscire, ognuno scende e comincia a dire ad alta voce ciò che pensa di quello che ha parcheggiato lì sbattendosene di tutto e tutti; dopo una decina di minuti scatta il balletto delle telefonate ai vigili, svariate persone si affacciano in agenzia chiedendomi il numero dei tutori della legge stradale e queste quattro mura per una mezzoretta diventano la sede centrale del comitato "antimercatospaccapalledelvenerdì!" Tutta questa storia può sembrare un chiaro sintomo di arterio e intolleranza ma non è così, io sono l'esempio vivente del "vivi e lascia vivere" ma quando ti trovi a contrastare l'inciviltà della gente non c'è comprensione che tenga e sono sicuro che anche un monaco Shaolin perderebbe la pazienza facendo una strage. Vabbè, ormai ho imparato a convivere con questa storia che si ripete ogni settimana, la macchina la lascio a casetta e vengo a lavorare a piedi e quando si verifica qualche intoppo chiudo l'agenzia e mi mischio tra la gente cercando di gettare benzina sul fuoco, il tutto monta e la folla comincia ad aspettare minacciosamente la mente sopraffina che ha parcheggiato bloccando tutti; per fortuna la maggior parte delle volte arriva una signora con le buste della spesa e tutta affannata si scusa con tutti rimuovendo velocemente l'auto, ma prima o poi qualcuno un paio di sganassoni se li prende sicuri!!TiBeT LiBeRo!!